La nuova società rosanero, la SSD Palermo, si porta dietro i problemi della vecchia. O meglio se li porta dentro.
Volente o nolente è così e non ce niente da fare.
Troppo vivo il ricordo, troppo fresca la tragedia sportiva che ha colpito i tifosi rosanero per poter spazzar via tutto il brutto a cui ha assistito. Purtroppo è normale.

La gente di Palermo è bruciata, scottata. E’ come se fosse stressata da anni di bugie e prese in giro, di mancate promozioni, di sogni infranti, di titoli d’inverno poi svaniti fino al fallimento.
La gente di Palermo ha bisogno e vuole serenità, non più stress, incertezze e pericoli di tutti i tipi, sempre dietro l’angolo.
Il danno procurato prima da Zamparini e poi dai galantuomini che lo hanno seguito, è stato grave, al di là di come si vuol raccontare. E’ un danno psicologico che ha intaccato le emozioni.
La tifoseria rosanero è stressata e per questo motivo è impaziente, intollerante. Non accetta sconfitte, battute d’arresto. Vuol riprendere a volare senza incertezze.

Il nuovo Palermo paga sulla sua pelle tutto questo. Il nuovo Palermo paga le colpe del vecchio. Perchè adesso il palermitano vuole vincere, non vuole avere problemi ed al primo intoppo scatta su come se fosse una tragedia. Al primo segnale di pericolo, suona un allarme di dimensioni esagerate. E’ così che si spiega la valanga di fango gettata addosso a Pergolizzi ed ai nuovi patron Mirri-Di Piazza accusati di poca liquidità, di debolezza economica, al di là di fatti concreti.
Non è un problema reale, è la proiezione di una paura passata, già vissuta e non ancora digerita.
Ci vuole pazienza, sia da parte della nuova società, che deve comprendere di aver ereditato anche queste paure dei suoi supporters, sia soprattutto da parte della tifoseria che deve capire come anche la muraglia cinese è stata costruita partendo sempre da una pietra e mattone dopo mattone.
E se ogni tanto ne casca uno, non è la fine del mondo…
Basta capire subito il perchè ed andare avanti.

1 commento

  1. Mi sembra una disamina certamente reale ma molto semplicistica. Non v’ è dubbio che la tifoseria è, come si dice dalle nostre parti, “scannaliata” e per questo è diventata più attenta. E’ sufficiente il minimo tintinnio del campanello di allarme per andare in fibrillazione. Batoste, infatti, ne abbiamo prese al punto che una mano alzata ci fa l’ effetto di una randellata in faccia. E fin qui siamo d’accordo. Dissento invece dal fatto di ritenere poco realistici segnali inequivocabili da tenere in giusta considerazione.
    1) Problema allenatore. E’ un problema reale! Non discuto l’uomo, non lo conosco, discuto il tecnico. Squadra sfilacciata, priva di gioco, schemi inesistenti, difensivismo, sostituzioni spesso sbagliate (Langella per Kraja). Le dieci vittorie si sono squagliate subito al cospetto di due squadre, Savoia e Acireale che ben allenate e ben messe in campo, ci hanno bastonato in casa senza che il nostro tecnico abbia saputo prendere contromisure adeguate. Non immaginate quello che sento allo stadio contro di lui. O forse si. Non voglio sapere perchè la scelta è caduta su Pergolizzi mentre si faceva insistentemente il nome del’l ex allenatore che ha condotto sapientemente l’Avellino in C. Dico solo che le mie (e di tanti altri) speranze di andare in C sono ridotte al lumicino se continuiamo con Pergolizzi. Inutile aggiungere che nel suo curriculum vitae non ci sono palmares di cui vantarsi tranne la vittoria del campionato con le giovanili del Palermo che annoverava Habel Hernandez…il resto …..
    2) Campagna acquisti con un giovanissimo Silipo (fa tenerezza) e con la, quasi certezza di prendere Floriano svincolatosi dal Bari…e questo basta? Non lo so, non sono un tecnico, ma credo di no. Sembra che il Savoia si stia rinforzando meglio.
    3) In ordine alla capacità economica della Società personalmente sono andato in allarme quando la squadra è andata a Giugliano in pullman. 11 ore circa seduti su un pullman prima della partita non sono certo una passeggiata di salute. Un aereo per Napoli sarebbe stato più costoso ma in 45/50 minuti si arriva;
    4) E poi le voci, tante e incontrollate (e incontrollabili) che non riporto perchè sono voci e null’altro, ma sono voci univoche e convergenti in ordine alla capacità finanziaria di questa società.
    Il Savoia è a tre punti, anzi a due, considerato che andremo a giocare a casa loro e la cosa allarma giustamente anche perchè è una squadra “scafata” che ha negli occhi dei giocatori gli occhi della tigre.
    Io sono Palermitano fino al midollo, seguo il Palermo fin dagli anni ’60 e non perdo una partita dal 2000, non vorrei che anche quest’anno la delusione e lo scoramento possano prendere il sopravvento. Non voglio più rivedere un film tragico che ho già visto negli ultimi anni troppe volte.
    Grazie, buon anno e Forza Palermo…Sempre
    Filippo

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