Intervenuto in collegamento telefonico con l’appuntamento settimanale di “Diretta Stadio Giovedì“, Luigi Sestile, presidente del Giugliano, prossimo avversario del Palermo si è espresso in merito al prossimo match della 14a giornata del campionato di serie D del Girone I.

Tanti i temi dibattuti, primo fra tutti il divieto di trasferta stabilito dalla Prefettura di Napoli per i tifosi rosa-nero. In secondo luogo la sfida che si giocherà allo stadio Vallefuoco e non al De Cristoforo, ed infine ciò che riguarda esclusivamente la gara, aperta ad ogni tipo di risultato.

In merito al divieto di trasferta inflitto ai tifosi rosa-nero:

Siamo amareggiati per questa notifica, volevamo che fosse una festa dello sport contro una squadra blasonata come il Palermo. Una delle motivazioni addotte, per il divieto di trasferta, è quella della viabilità.

Sulle ambizioni della squadra campana, Sestile commenta:

“In realtà la squadra è stata costruita per una salvezza tranquilla,siamo una neo-promossa ed è merito della mia famiglia aver riportato il calcio a Giugliano, anche il Vallefuoco ci ha portato bene e abbiamo costruito lì gran parte della nostra classifica”.

Proprio questo dato potrebbe mettere paura alla squadra rosa-nero:

Sei vittorie su sei al Vallefuoco, puntiamo alla settima vittoria in questo campo, proprio perché noi affrontiamo tutti con lo stesso spirito, rispetto per tutti e paura di nessuno”.

Un pronostico sulla vittoria del campionato:

Il campionato lo vince il Palermo senza alcun minimo dubbio, per una serie di fattori: il Palermo oggi sta dimostrando di avere una marcia in più, come squadra e come organico, sta di fatto che queste impressioni devono essere confermate partita dopo partita.

Mirri? “Non lo conosco, ma per quello che sta facendo è sicuramente una persona da stimare perché in una squadra di tale blasone sta facendo rinascere la passione“.

E sulla sessione imminente di mercato, il presidente Sestile commenta:

Stiamo facendo un buon campionato, non abbiamo ancora pensato al mercato, dopo il 2 dicembre inizieremo a pensarci.

 

 

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