Palermo, la prova del nove è a Castellammare (e nel calendario)
Il calendario ha un tempismo perfetto: alla vigilia della sosta, il Palermo si gioca a Castellammare di Stabia una partita che dice molto più della classifica. Dopo 11 giornate i rosanero sono quinti a 19 punti (5 vittorie, 4 pareggi, 2 sconfitte, 15 gol fatti e 8 subiti): davanti ci sono Modena (24), Monza (23), Frosinone (21) e Cesena (20).Proprio nel prossimo turno, però, si incrociano alcune traiettorie nel vertice: Modena–Frosinone è uno scontro diretto, il Cesena riceve la visita di un Avellino in salute (settimo da matricola). Tradotto: con una vittoria al “Menti”, il Palermo può rosicchiare punti a chiunque — e magari scalare posizioni.
Dal blackout alla scintilla
Il 5–0 al Pescara, nel giorno del 125° compleanno del club, ha avuto il sapore della terapia d’urto. Arrivava dopo due ceffoni che avevano incrinato certezze e entusiasmo: il tracollo esterno a Catanzaro e lo stop interno con il (forte) Monza avevano riscritto il racconto di inizio stagione, quando gamba e intensità facevano sembrare i rosanero una macchina perpetua e infallibile. Inzaghi, però, ha insistito su un punto: prima ancora che fisico o tecnico, il calo era mentale.
Contro il Pescara si è vista un’altra testa: complice il rientro del leader Bani e una ritrovata solidità difensiva, si è rivista quella squadra che fa della ferocia nei duelli e della voglia di affondare gli ingredienti primi della propria identità in campo. L’avversario non era di prima fascia? Vero. Ma i campionati si vincono — o si perdono — anche nelle giornate “banali”. E negli ultimi anni il Palermo ha spesso lasciato per strada proprio i punti “facili”. Per questo il 5–0 ci dice innanzitutto che il gruppo ha rimesso la fame al centro della scena.
Perché Castellammare pesa doppio
La Juve Stabia vive un momento complicato a causa delle note vicende giudiziarie che l’hanno investita e giocherà con l’ansia di fare risultato. È esattamente il tipo di partita-imbuto in cui, se abbassi l’attenzione di un centimetro, ti complichi la vita; se invece entri col coltello tra i denti, la sblocchi e la governi. È un test di maturità più che di talento.
In più, il contesto di classifica amplifica il valore:
- Scenario minimo: con tre punti arrivi a quota 22 e, comunque vada a Modena–Frosinone, recuperi su almeno una delle due.
- Scenario bonus: se il Cesena non vince contro l’Avellino e i rosanero espugnano il “Menti”, il Palermo scavalca i bianconeri.
In pratica, il prossimo turno è una finestra di opportunità importante: spingere forte prima della sosta per tirare il fiato, rimettere benzina, pulire la testa e recuperare pezzi: Gyasi è atteso al rientro, mentre il recupero di Gomes potrà essere gestito con più serenità in assenza di gare da giocare.
Vincere alla vigilia della sosta, proprio mentre il calendario offre incroci favorevoli, vale di più dei tre punti: ti può tirare fuori dai dubbi, ti porta al giro di boa con fiducia e mette pressione a chi sta davanti.
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