Che alla maggior parte dei calciatori del Palermo la vicenda non fosse mai stata a cuore, lo si era già capito da tempo, se non per il solo fatto degli stipendi non ricevuti. Per carità, nei profili personali dei social ognuno è libero di postare nei limiti ciò che vuole, ma un pizzico di umanità e delicatezza, forse, nei confronti dei tifosi rosanero che li hanno sempre sostenuti e che stanno passando un momento drammatico, non avrebbe guastato. Soltanto un comunicato nel quale si indirizza l’attenzione alla mancata ricezione degli stipendi, nulla di più. Nell’era dei social, anche un solo post di conforto da parte di coloro che ogni settimana il tifoso palermitano ha sempre sostenuto, avrebbe fatto quantomeno piacere. Parlo in primis del “capitano” che non ha mai speso una parola di riguardo verso i tifosi dopo questa vicenda e del suo connazionale numero 10 che non perde l’occasione per sfoggiare sorridente i suoi nuovi capelli color biondo platino, o dei due terzini titolari, che avrebbero dovuto assicurare cross in quantità e che invece sappiamo tutti che ciò che hanno assicurato è stata una totale discontinuità. Sorpreso anche della totale indifferenza da parte del giovane difensore siciliano numero 31. Unico elemento che ha speso un attimo del suo tempo a dedicare un pensiero alla tifoseria è stato il terzino palermitano che tutti avrebbero voluto titolare da inizio stagione (poiché quello designato inizialmente non è mai stato all’altezza). Condivido invece la scelta di tanti altri elementi che hanno fatto parte del Palermo 2018/19 che hanno preferito un rispettoso silenzio a differenza dei colleghi. Insomma, c’è un tempo per tutto. E per adesso è tempo di portare rispetto ai tifosi del Palermo.

1 commento

  1. Non capisco il senso dell’articolo, quelli sono in vacanza, nonostante tutto sono arrivati terzi, il loro futuro professionale è abbastanza solido, perché una squadra tra A, B o estero la trovano e dovrebbero stare a lutto? Io sono tifoso fino al midollo e ieri sera mi sono andato a divertire, non passo le giornate a piangere in attesa della serie D, che oltretutto è un campionato siciliano con tante trasferte nel raggio di poche centinaia di km.

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