Palermo, da Manchester a Girona: cosa è cambiato tra i due ritiri
Il Palermo di Eugenio Corini è cambiato radicalmente rispetto alla prima sosta per le nazionali di settembre. I rosanero infatti, con la vittoria contro il Modena, si sono portati all’ottavo posto in classifica, in piena zona playoff. Certamente un risultato sorprendente per come si erano messe le cose durante la prima sosta stagionale.
Palermo, da Manchester a Girona: i due volti della stagione rosanero
È cambiato molto tra le file dei rosanero in questi cinque mesi. A settembre il Palermo arrivava alla sosta con una sconfitta contro il Frosinone per 1-0 a causa dell’autogol di Buttaro. Disfatta che avrebbe aperto le porte a numerose contestazioni e a un ritiro, quello di Manchester, fortemente voluto dalla società per ricompattare il gruppo. Il risultato non fu entusiasmante: al rientro il Palermo subì due gravi sconfitte contro il Sudtirol al Barbera (0-1) e a Terni contro la Ternana (3-0).
Palermo che lottava per la salvezza, oscillando tra la zona retrocessione e quella playout, senza però mai convincere del tutto. All’improvviso, però, c’è stato un cambio di marcia da parte di tutti i giocatori e di Corini. La rivoluzione del tecnico dei rosanero è iniziata col cambio di modulo, passando dalla difesa a quattro a quella a tre. Risultato? Più copertura a centrocampo ed esterni molto più offensivi (nella vittoria contro il Modena assist di Valente per Soleri e gol di Aurelio). Da lì in poi la stagione dei rosanero ha cambiato volto, ottenendo anche un filotto di nove risultati utili consecutivi, terminati con la sconfitta di Genova.
Il ritiro di Girona è diverso
Dal ritiro in Inghilterra a quello in Spagna, dalle nuvole di Manchester al sole di Girona. Anche il meteo dei rispettivi ritiri sembra sottolineare l’upgrade della stagione dei siciliani. Rosanero che, al contrario della sosta di settembre, arrivano con molte più certezze alla sosta per le nazionali. Il Palermo adesso è dunque una seria contendente a giocarsi i playoff di fine anno.
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