Palermo

Il Palermo di Marconi, l’elogio della modestia

L’uomo del miracolo promozione punta sulle opportunità della città
Artefice del ritorno dei rosa in B, il difensore insiste: «Conosco i miei limiti, ma sogno ancora la Serie A»
«Piazza unica, ho   già visto 50 mila tifosi al Barbera. Impossibile altrove»
«Ho imparato dai miei genitori e da mia moglie che i soldi hanno valore»

Questo il titolo del Corriere dello Sport, oggi in edicola.

 

L’articolo di Marco Evangelisti che intervista il difensore rosanero Marconi, l’eroe della serata di Padova con quella rovesciata sulla linea che ha impedito il pareggio dei padroni di casa e proiettato il Palermo in serie B. Si trova bene in città, la sua seconda casa, vive a Mondello e ammette come in due gare al Barbera ci sono state 50mila persone quando altrove, al nord, ne avrebbe visto 3mila. 

 

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Grande modestia e il  nomignolo di taccagno affibbiato dai compagni. Marconi è attento al denaro, padre operaio e mamma donna delle pulizie: per lui i soldi contano, è parsimonioso e questi valori vuole trasmetterli ai figli. Non ama le macchine di lusso ma si concede 18 giorni di viaggio di nozze negli Usa. Se a 32 anni non è mai arrivato in A un motivo ci sarà, probabilmente è questa la sua dimensione ma nessun rimpianto perchè ha sempre messo l’impegno necessario.

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