Palermo Mirri

Il presidente Dario Mirri è intervenuto in conferenza stampa dall’Etihad Campus di Manchester. Il numero uno rosanero ha toccato diverse tematiche. Ecco le sue parole rilasciate ai giornalisti presenti.

Le dichiarazioni di Mirri

Sul percorso fatto dal Palermo in questi 3 anni

“Mi ricordo tutto di quello successo in questi tre anni. E’ stato un percorso faticosissimo e chi ci ha creduto credo che oggi abbia una soddisfazione in più di chi invece ha provato a demolire questo progetto. Era un progetto che sognavo ed è inverosimile quello che abbiamo fatto con i tifosi, con la città e con la squadra. In tre anni due promozioni, dalla Serie D alla Serie C, primo anno abbiamo fatto i playoff e il secondo anno li abbiamo vinti, quindi percorso sportivo straordinario. Il dato che mi piace più ricordare di questi tre anni è che poco più di tre anni fa il Palermo era in Serie B e non riusciva a fare neanche 2.000 abbonati, oggi ne abbiamo quasi 12.000 con la stessa categoria. E’ chiaro che è un percorso che oggi inizia e non si conclude”.

Il sogno di Mirri tra certezze e futuro

“Il mio sogno è che l’anno prossimo ci siano ancora più abbonati. Dipende dalla città, dipende dai tifosi e da noi. Ora insisto sul tema del merito e della responsabilità, non ci sono più scuse, abbiamo la certezza del futuro che a Palermo è difficile anche da coniugare nei verbi. Abbiamo una società che ci fa guardare avanti, molto avanti e non dobbiamo avere la fretta di costruire perché poi se costruisci troppo velocemente la struttura cade. Se un giorno dovessimo andare in Serie A sarà per restarci”.

Sulla partnership con il Manchester City

“Il Palermo è il primo club che è accolto nella casa del Manchester City. Anche quando altri club facenti parte di questo grande gruppo sono venuti qui, nessuno ha potuto sfruttare le camere dove dormono i ragazzi o la palestra dove si allenano i giocatori insieme allo staff. Questo dimostra la partecipazione che il City Football Group ci ha dimostrato fin da Marzo-Aprile quando abbiamo cominciato a parlare con Soriano del sogno di Palermo”.

La sfida negli anni a venire

“Adesso basta parlare degli scorsi tre anni e di quello che abbiamo fatto, quella è storia e ci serve per imparare e provare a interpretare il futuro. La grande sfida è oggi. Una sfida di tutti i noi, dal sindaco ai cittadini per far diventare il Palermo una stella della nostra città ed è quello che io voglio fortemente. Abbiamo tutto per realizzare i nostri sogni e dobbiamo lavorare per ottenerli, ognuno col proprio compito. Vogliamo vincere tutte le partite. Lo vogliamo noi e lo vuole Corini.”

Su Baldini e sullo stile di gioco

“Silvio Baldini ha iniziato a Dicembre e ad Aprile la squadra ha iniziato a giocare e soprattutto a vincere. Secondo me il gioco è un qualcosa che viene un pizzico dopo il risultato. Bearzot vinceva facendo il catenaccio e siamo stati tutti felici nel 1982 ai mondiali quindi io sul gioco non sono cosi tecnico e cosi esteta, mi limito al risultato finale. Ci vuole però tempo per vincere”.

Sulla questione “Renzo Barbera”

“Il progetto nell’immediato sulla parte immobiliare è certamente torretta, lo dicevo poco fa sulla mancanza di strutture alternative. Quella è proprio la fabbrica dove vogliamo costruire una prima squadra e poi un’accademia fino al settore giovanile che abbia un proprio valore. Lo stadio è chiaro che è un progetto molto più ambizioso e più complesso e riguarda un piano di investimenti molto più grande. Lo stadio del futuro del Palermo è il Renzo Barbera, su questo non abbiamo dubbi, sia per la posizione dello stadio all’interno dello stadio e apre scenari legati al parco della “Favorita”, a Mondello che è una zona che negli ultimi decenni si è sviluppata. Fatico a vedere il Palermo giocare in un altro stadio, per me è come cambiare colori. Lo stadio come la maglia rosanero fa parte del passato e del futuro”.

 

 

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