Palermo – Abel Hernandez: “In rosa anni fantastici. Tornerei di corsa”
-Ora gioco in Messico ma non dimentico il Palermo di Cavani, Dybala, Pastore. Che dolore per Zamparini.
-Le sere in discoteca? Di storie ne hanno inventate tante. Sono sposato e ho due figlie, le porterò a Mondello dagli amici.
Questo il titolo di Repubblica, oggi in edicola.
L’articolo di Salvatore Geraci, che intervista Hernandez, ora in Messico, nell’Atletico di San Luis. Un tuffo nel passato ma con uno sguardo aperto sul presente, su Mondello che ancora ricorda con piacere e che vuole salutare a distanza con un pensiero particolare per il personale di Poldo 2, persone con lui sempre disponibili. Segue il Palermo e non nega che tornerebbe, a promozione raggiunta, perchè si sente maturo ed in grado di dare di più rispetto al passato. Il suo arrivo in Italia per merito di Zamparini la cui scomparsa gli ha causato un grande dolore. L’aneddoto del suo trasferimento in Inghilterra col presidente che faceva resistenza perchè non voleva privarsene.
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Ed il ricordo di tanti compagni-fratelli come Pastore o Vasquez, il talento di Dybala e tanti allenatori che gli hanno lasciato qualcosa. Su tutti Delio Rossi ma anche Gattuso, il più amato dallo spogliatoio. Ora Hernandez vive e gioca in Messico, si è sposato, è padre di due bambine che vuole portare a Mondello perchè gli manca il mare. E sulle sue notti brave in discoteca tende a sminuire: era giovane ma di andare in discoteca dopo una sconfitta è capitato solo una volta e si sollevò un gran polverone.
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