Questa mattina, la prima firma del Giornale di Sicilia Carlo Brandaleone, ha ‘’spoilerato’’ il film di questa sera tra Palermo e Brescia. Questa partita non deve mettere sul piatto molti perché , bisogna soltanto vincere e riprendersi quella prima posizione, che per tutto il cammino è stata di proprietà rosanero. Oggi forse, I calciatori potranno contare su uno stadio ‘caldo’. Si attendono infatti circa 20.000 spettatori, e tutto ciò non è di poco conto, visto che la spinta del 12° uomo in campo può risultare decisiva e mettere il cuore oltre l’ostacolo. Lasciarsi alle spalle il momento buio, colmato in parte dal ‘salvatore della patria’ Rino Foschi, rappresenta quasi un obbligo; bisogna andare oltre la scaramanzia, che prevede da quest’anno, che il Palermo di venerdì quei 3 punti non li debba mai mettere in tasca; bisogna prendere punti e dimostrare che uno stadio semipieno ha un senso. Di fronte non troveremo certo un’avversario facile, e stavolta non ci riferiamo ad un nome proprio di persona, come troppe volte è accaduto di questi tempi; stiamo parlando di un aggettivo e di una squadra che dopo anni spera davvero di tornare in serie A. Corini sta vivendo la sua più prolifica esperienza da allenatore, e questa sera, dopo gli immancabili applausi del Barbera, comincerà la battaglia. ‘le rondinelle’ vanno a segno da 14 partite di fila e hanno il miglior marcatore del torneo con 22 reti segnate, il secondo neanche a dirlo è il suo compagno di reparto Torregrossa, che lavoro dunque per la coppia centrale del Palermo che questa sera sarà composta dal solito Bellusci (eroe della sommossa) e rajkovic che rientra da un infortunio; il Gds esclude che si possa ritornare ad una difesa a 3 che, a questo punto, sembra avere soltanto rappresentato un momento di totale emergenza. Il centrocampo dovrà lottare, perché dall’altra parte del campo ci sarà il baby campione Tonali (cercato praticamente da mezza Italia) e Bisoli; dunque non resta che augurare buona fortuna anche a ai nostri centrocampisti che questa sera saranno Jajalo in cabina di regia, con al suo fianco Murawski, preferito ad Haas. Vedere per credere, si dice in gergo, credere ad un sogno per raggiungerlo, aggiungiamo noi; proprio nel giorno in cui le acque sembrano essersi placate.

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