Biagio Conte

Un nuovo ritiro di digiuno, lontano dai vizi del mondo, quello che compirà ancora una volta il missionario Biagio Conte, che lascia però un messaggio su Palermotoday, un duro rapporto alla comunità sul modo in cui l’umanità si sta disintegrando.

Ecco il suo duro e forte messaggio: “Toglierò il disturbo staccandomi da tutto e tutti, rimanendo in montagna. Siamo diventati responsabili e fautori di nuove povertà, nuove emarginazioni, disagi mentali, depressioni, suicidi, nuovi senzatetto e profughi lasciati alla deriva. E’ chiaro che chi parla con questi toni non sempre è gradito, per questo toglierò il disturbo, cercando di non essere più assillante e invadente, come pensa una parte di questa malata società, ma un giorno la verità verrà a galla”.

Da ben 40 giorni, il fondatore della Missione Speranza e Carità si trova infatti in montagna, a digiunare con pane e acqua, ma predica, affermando di voler portare a termine gli ultimi giorni della sua umile esistenza. E’ un modo per combattere quella che ha definito “l’escalation del male, il proliferale della immoralità, delle ingiustizie e delle violenze in tutte le città e in tutti i Paesi del mondo“.

L’unica soluzione per Fratello Biagio sarebbe questa: “per vincere tutto questo malessere, compreso il Covid di cui siamo pure noi responsabili, dobbiamo tutti insieme unirci in penitenza e digiuno: solo così il buon Dio potrà liberarci e salvarci da tutti i nostri peccati, dai nostri errori, dai nostri vizi, dal nostro orgoglio e dal nostro io. E’ doveroso ritornare al buon Dio e al nostro prossimo, per ricostruire tutti insieme un mondo di vera giustizia e di vera pace”.

Conclude poi affermando: “Con tutto questo mal di vivere abbiamo alterato e trasformato l’essere umano in oggetto usa e getta, ci usiamo e ci gettiamo, siamo diventati spazzatura. Calpestiamo la vita, il ruolo di uomo e di donna, stravolgiamo e offendiamo i sessi e la dignità e il rispetto degli uomini e delle donne. Attenzione perché stiamo producendo dei nuovi idoli, terribili mostri, violenze su violenze, atroci omicidi e sopraffazioni, fra non molto ci sbraneremo gli uni con gli altri“.

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