Tutta la comunità del liceo Classico Umberto I è adesso sotto choc: solo un mese fa aveva salutato compagni e professori e adesso lo stesso liceo si trova a piangere la sua morte. E’ morto per uno shock anafilattico Gabriele Rizzo, studente palermitano che frequentava il quarto anno del liceo classico di via Filippo Parlatore.

Un ragazzo a modo e garbato e a Palermotoday ne parla così la professoressa di latino Ada Magno: “Gabriele era un ragazzo molto delicato, garbato, non ha mai avuto atteggiamenti di aggressività e prepotenza nei confronti di docenti o compagni. Frequentava la 4°A da quest’anno, un anno particolare che per via della dad ci ha permesso di conoscerci in maniera ridotta. Abbiamo però potuto apprezzare tutti il suo carattere. Non ha mai finto nessuna impreparazione. Era molto leale, un piccolo lord, questa sua trasparenza mi ha colpito dal primo istante”.

Un ragazzo che si è fatto notare anche in Dad per la sua timidezza, educazione, delicatezza. Il suo garbo, il suo non andare mai oltre il limite, una caratteristica che è sempre stata notata ed apprezzata da chi lo osservava nonostante lo conoscesse poco, e quel tempo per conoscerlo è stato strappato dal dolore della perdita.

L’idea adesso è quella di consegnare un diploma al merito: “Faremo di tutto per realizzare un diploma al merito e, con le donazioni che stanno arrivando, istituiremo una borsa studio – racconta la docente -. Lo faremo per questa famiglia sempre rispettosa delle istituzioni, dote rarissima”.

I funerali si terranno oggi pomeriggio nella Chiesa Madre a Ventimiglia, dato che il padre era originario del paese in provincia di Palermo.

A fare ancora più male, nel dolore di questa vita spezzata i biglietti aerei per Barcellona, una camicia appena comprata e dei jeans.

Ma non li avrebbe mai indossati per venire a scuola – conclude la prof a Palermotoday -. La sua forma era sostanza. Una misura che si manifestava nel modo di sedersi tra i banchi, era un ragazzo d’altri tempi con un’educazione che non è scontata. Alla fine dell’anno è venuto in presenza in più possibile, aveva un legame con questa scuola e noi con lui. Ecco perché è un lutto per la comunità umbertina che oggi piange per questo ragazzo pieno di vita, di sogni e di futuro”.

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