Palermo – Barraco: «Ho vissuto un sogno…»
«Segnai al debutto e toccai il cielo con un dito, il rimpianto è non aver giocato in A».
Questo il titolo del Giornale di Sicilia, oggi in edicola.
L’articolo di Carlo Brandaleone, nella sua consueta rubrica Cuori Rosanero, è il ritratto di Nino Barraco che a quasi 32 anni è riuscito a coronare il suo sogno di indossare la maglia del Palermo. Una maglia, ricorda ancora Barraco ai ragazzini che si avvicinano al calcio, che per un siciliano è il massimo, è un onore poter indossare.
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Barraco e quella sua classe di altri tempi che ha calcato tutti i campi di tutte le categorie, tranne la Serie A. Arrivato a Palermo perché voluto da Arcoleo, il ricordo del primo gol al debutto non lo dimenticherà mai. E poi le frizioni con Arcoleo al secondo anno in rosanero, poi chiarite. Del Palermo di oggi sa molto: non gli piace Boscaglia e ritiene che il suo calcio sia prevedibile e facilmente bloccabile: e poi a Palermo non c’è Mancosu… Continua a vivere di calcio, per il calcio ma quello di oggi non gli piace; troppi passaggi laterali, non si gioca più in verticale. Per lui il calcio odierno è troppo tattico e le gare sono tutte uguali. E l’ultimo sogno nel cassetto è incontrare Baggio e potergli stringere la mano. Già, quel Baggio a cui lo paragonavano forse anche per via di quei calzettoni abbassati…
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