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Il 27 dicembre è stato per tutta Europa il V-Day. Una data importantissima per tornare a guardare al futuro con speranza ed ottimismo in vista della distribuzione del vaccino alla popolazione e di raggiungere presto l’immunità di gregge.

Non sono mancate polemiche, dubbi e domande, ma anche tante curiosità. Quella che assilla di più, chi più chi meno, tutti gli italiani, è: quando toccherà vaccinarmi?

In Sicilia, come riporta il sito della Regione, sono state complessivamente 30 le dosi di vaccino anti-Covid somministrate in una RSA palermitana. Il farmaco è stato inoculato – si legge – a 25 ospiti e 5 operatori sanitari.

La più anziana tra i neo vaccinati è stata una donna di 93 anni: la nonnina ha reagito benissimo, felice di essere tra le prime siciliane a ricevere il vaccino.

La prima fase infatti come ha riportato il ministro della Salute in Sicilia, Ruggero Razza prevede la distribuzione del vaccino per operatori sanitari, sociosanitari, residenze sanitarie assistenziali dove ci sono anziani ed il loro personale.

Solo successivamente si guarderà agli over 80, che in Sicilia sono oltre 350mila. 

E’ opportuno stilare una graduatoria su larga scala, di quelli che avranno diritto al vaccino. Se è stato appurato che i primi ad avere il vaccino saranno i lavoratori degli ospedali e delle residenze per gli anziani, poi probabilmente si penserà al personale scolastico.

Ma il dubbio rimane per chi verrà successivamente. A proporre un metodo, secondo il grado di fragilità e un metodo quale l’età avanzata sarà Giovanni Corrao, professore di Statistica Medica all’Università Bicocca di Milano.

A decidere la graduatoria sarà una formula statistica che comparerà la cartella sanitaria di tutti gli italiani.

L’algoritmo che assegnerà a ciascuno di noi un punteggio che indicherà il grado di precedenza nell’accesso alla profilassi si basa su un mix di pesi e correlazioni tra stile di vita, situazione sanitaria generale, età, patologie croniche“.

Così ha affermato lo stesso professore che ha continuato poi:

Ci sono una quarantina di voci, a ciascuna delle quali sarà associato un valore a seconda dell’individuo analizzato, che ci consentiranno di tracciare un quadro clinico esaustivo dal quale risulterà il rischio soggettivo di decesso in caso di contrazione del Covid“.

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