De Biasi: “Osti che lavoro. Inzaghi può portare il Palermo in A”
Gianni De Biasi ha parlato ai microfoni di TifosiPalermo. L’ex ct dell’Azerbaijan, in vista della sfida di domenica 19 ottobre tra Palermo e Modena, ha espresso il proprio parere in merito alle due squadre. Da doppio ex si è concentrato sui rosa di Pippo Inzaghi e sulla sua esperienza vincente con i canarini. L’intervista integrale a cura di Fabio Tedesco e Antonino Bua andrà in onda la sera di venerdì 17 ottobre su tutti i canali social.
De Biasi: il commento sul Palermo di Osti e Inzaghi
È venuto a vedere il Palermo la scorsa primavera? “Alla fine non sono più venuto perché ho avuto altre cose da fare. Ma il primo di novembre giochiamo in casa contro il Pescara e sono stato invitato per questa partita dal Palermo”.
Quanto c’è di Osti in questo Palermo? “Molto. È una squadra equilibrata che ha cambiato guida tecnica e ha preso alcuni giocatori importanti per la categoria. Credo che sia un Palermo, insieme a qualche altra squadra, indiziato a essere protagonista per la salita”.
La cosa che più l’ha impressionata di questo Palermo e dove può portare questo Palermo Inzaghi? “Credo che Pippo abbia l’euforia di essere arrivato dopo aver vinto un campionato a Pisa. Ha lasciato quella realtà per tuffarsi in un progetto ambizioso come quello del Palermo, quello di cercare di salire immediatamente e di collocarsi stabilmente (come successo nell’epoca di Zamparini), in Serie A. Credo che sia un Palermo ben costruito che può essere tra le candidate per la vittoria finale del campionato. Ci sono tutte le premesse perché questo possa avvenire. Un grandissimo in bocca al lupo a Pippo e a tutti quelli che collaborano con lui”.
L’ambiente è rinato
L’ambiente Palermo: “Arriva un allenatore che ha vinto un campionato da poco e ne ha vinti altri. Dunque uno che conosce bene la categoria. Allo stesso tempo è una persona credibile, che spende 25 ore su 24 a pensare al Palermo. Da questo punto di vista si è creata una giusta aspettativa e una giusta euforia. Il tifoso davanti a situazioni che gli danno gioia si entusiasma: e questa del Palermo è una situazione ideale”.
L’esperienza di De Biasi con il Modena: “Arrivai in un ambiente depresso che da quarant’anni faceva tra la B e la C, con una disaffezione da parte della gente. Io andai lì, parlai con alcuni capi della tifoseria e gli feci capire che puntavamo sul progetto di ragazzi semi sconosciuti ma che avevano qualità. Da lì dopo le prime sette partite vinte si capiva che c’era qualcosa di importante. Giocavamo un buon calcio e l’anno di C battemmo anche il Palermo. Giocavamo 3-4-2-1: è il calcio di oggi che facevamo vent’anni fa. Dopo Modena poi ho deciso di andare a Brescia”.
Quanto è importante avere una difesa blindata per vincere un campionato di B? “Con il Modena prendevamo pochi gol perché avevamo quasi sempre noi il possesso palla. Gestire la partita e avere il 65% di possesso palla ti dava la possibilità di concedere meno. Non abbiamo mai preso imbarcate anche giocando partite con squadre di A”.
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