Dionisi: “Il problema è la mentalità. Galassi? Grande comunicatore”

Dionisi: “Il problema è la mentalità. Galassi? Grande comunicatore”

Intervistato dai colleghi giornalisti presenti in sala stampa, il tecnico del Palermo Alessio Dionisi ha detto la sua sul momento complicato dei suoi ragazzi e ha caricato l’ambiente in vista della penultima gara di campionato contro il Frosinone al Renzo Barbera. Ecco le sue parole.

Le parole di Dionisi

Sulle ultime sconfitte: “Poco da dire, conta solo il risultato. Dobbiamo riscattarci dopo aver ottenuto diversi risultati negativi. Ci aggrappiamo al fatto di avere una classifica migliore. Dobbiamo meritarci i playoff, siamo ancora dentro anche se le due sconfitte hanno complicato il percorso”.

Su Galassi: “Lui è un grande comunicatore, ha lasciato il segno portando messaggi positivi. Aspettiamo a parlare di situazione tragica, siamo ancora dentro i playoff. Quattordici sconfitte sono tante, anche se nelle ultime due non meritavamo di perdere. Frosinone? Sarà partita difficile”.

Sul problema del Palermo: “Ho detto alla squadra che è la mentalità. C’è la responsabilità dell’allenatore, siamo meno efficaci dietro. Dovremo essere più bravi del solito contro il Frosinone per fare un gol in più degli altri, ma anche a prenderne uno in meno. Non siamo dei campioni, dobbiamo andare oltre i nostri limiti. I ragazzi lo sanno, i giocatori più esperti l’hanno ricordato anche a Cesena durante l’intervallo, ma poi è successo quello che è successo”.

Tra dubbi di formazione e vecchie conoscenze

Sull’obiettivo playoff: “Non era quello iniziale, ma ora dobbiamo perseguirlo. Quando la stagione finirà si tirerà una riga, ma adesso ci deve essere la volontà di arrivare ai playoff. Capita che trascuriamo l’importanza di affrontare le partite. Obiettivi a lungo termine? Non ha senso ora. Pensiamo al Frosinone, che ci metterà in difficoltà”.

Su Lund: “Era nervoso per la sua prestazione dopo la gara di Cesena. Lui è un ragazzo sano ed autocritico. Oggi Di Francesco è a disposizione per una fetta di gara più ampia, aveva bisogno di una progressione di minutaggio”.

Sull’addio di Lucioni: “Non è dipeso da me, non c’è stato modo di avere un confronto. In Serie B ha fatto tanto, ma è andato via. Sono state fatte delle scelte che vanno condivise da entrambe le parti”.

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