Palermo-Cittadella, nessun alibi. Ma Fourneau è un disastro
In questa sede e dopo una sconfitta contro una squadra di medio-bassa classifica, con tutto il rispetto per il Cittadella, non siamo in cerca ne tanto meno vogliamo alibi. Il Palermo ieri doveva vincere e questa è una doverosa premessa che va sottolineata. Su cinque occasioni limpide nel primo tempo, almeno due (volendoci mantenere bassi), andavano insaccate.
Sarebbe cambiato il risultato e la fisionomia del match. Magari gli uomini di Dal Canto non si sarebbero chiusi come la maggior parte delle squadre di provincia, che quando mettono piede al Barbera trovano automatismi perfetti. Grazie alla loro applicazione e anche grazie a un Palermo sprecone e ancora ad oggi non pronto per il salto di categoria.
Palermo-Cittadella: la direzione di Fourneau
Se a questo mix letale si aggiunge poi un Pandolfi match winner che nel capoluogo non sbaglia mai un colpo, la frittata è fatta. E restando in tema culinario, un bel pasticcio lo ha commesso anche il direttore di gara: Francesco Fourneau della sezione di Roma 1. Guardando il luogo di provenienza, i più attenti staranno rivivendo flashback tutt’altro che rassicuranti. 40 anni e debutto al massimo livello nel 2017. 44 incontri di Serie A e ben 74 in Serie B. Dunque non proprio un neofita di questa professione tanto vituperata dai supporters. Dopo aver attentamente studiato il profilo di Fourneau, siamo pronti ad analizzare la gara del Barbera. Un totale disastro.
Per tenere in pugno una partita che nel primo tempo sembrava anche fluida, inizia a fischiare qualsiasi contatto, incattivendo e soprattutto spezzettando il match. Fischia falli discutibili, da una parte e dall’altra, sino ad arrivare al dessert. Dopo la la frittata e il pasticcio, assieme alla sala VAR mette la ciliegina sulla torta con un rigore netto, lo possiamo dire vedendo e rivedendo ancora le immagini, non fischiato.
Il pugno di Kastrati
Saremmo curiosi di ascoltare i dialoghi tra il direttore di gara e gli esperti addetti alla revisione, lo sottolineiamo, da un monitor. Non a occhio nudo. Da anni le immagini possono essere riviste da qualsiasi angolazione e a rallentatore. Dunque il pugno di Kastrati a Nedelcearu è veramente difficile da trascurare. Ma che importa. Vedremo se, dopo La Penna e Fourneau, verrà chiamato da Roma 1 un arbitro con un po’ più di polso.
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