Palermo, Lucioni rivede la luce: «Pronto a rientrare e credo nella A»
«Dura stare fuori, ma mi resta questo finale di stagione. Speriamo sia bello caldo…»
Il centrale è ai box da dicembre, a Pisa può tornare
“L’unione del gruppo non è mai mancata e la squadra ha sempre creduto nell’allenatore”
“Capisco i fischi dei tifosi, ma bisogna ritrovare compattezza pure in vista degli eventuali playoff”.
Questo il titolo del Giornale di Sicilia, oggi in edicola.
L’articolo di Massimiliano Radicini che intervista Fabio Lucioni che con la sua grinta e la sua personalità si è dimostrato da subito uno dei pilastri del nuovo Palermo. In carriera quattro promozioni e soprattutto carisma da vendere che purtroppo negli ultimi mesi ha potuto trasmettere solo da fuori il campo; ora il difensore rosanero è pronto a dare il suo contributo per questo finale di campionato che si augura essere bello infuocato. Un giocatore di grande esperienza che conosce la serie B, un campionato dove tutti possono vincere e perdere contro chiunque.
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Questa è una fase delicata perché tutte le squadre sono consapevoli dell’importanza di guadagnare punti dunque bisogna essere ancora più equilibrati e cinici e concentrati nel commettere meno errori possibili perché in serie B chi commette meno errori ha più possibilità di vincere. È consapevole dei fischi del pubblico e per questo invita a ritrovare compattezza perché i tifosi possono essere l’arma in più in questo finale di campionato. In questo momento la squadra a livello psicologico ha un po’ di timore nell’affrontare gli avversari ma questo deve aiutare la fase difensiva. La paura di prendere gol deve aumentare la tensione per non prenderne e per aiutare il compagno.
Se i playoff li vince la squadra più forte, allora…
Rispetto all’obiettivo della promozione diretta ribadisce come la serie B è un campionato imprevedibile e il Palermo deve farsi trovare pronto perché se i rosa hanno sbagliato tante partite può anche succedere che lo facciano gli avversari. Inoltre bisognerà concentrarsi a livello mentale in vista di altre partite che probabilmente si giocheranno dopo la fine della stagione regolare. Ha una ricetta per la squadra e cioè la spensieratezza: la squadra deve essere leggera perché ha dimostrato che quando gioca con leggerezza sa essere una squadra che fa divertire ma soprattutto si diverte.
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Rispetto alle voci sul cambiamento di modulo ritiene che la questione non è soltanto legata alla schieramento tattico ma esclusivamente una questione mentale cioè di come si affrontano le partite. Ha parole di grande elogio e stima per Corini, un allenatore che si mette sempre davanti ai giocatori nei momenti di difficoltà e di contro non si mette mai in prima linea quando le cose vanno bene. Definisce il tecnico una persona corretta e un grande professionista che dà anima e corpo per la maglia rosanero perché sente questa città è questa squadra la sua prima casa.
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