Palermo, è sempre il “solito” mercato

Palermo, è sempre il “solito” mercato

Il punto a fine mercato – La società non si smentisce e anche per questa finestra invernale segue (per fortuna) la sua filosofia

Ci siamo, è finita, ora soltanto calcio giocato. E’ un periodo stressante però può anche essere divertente se non si prendono troppo sul serio tutte le notizie, i rumors e le voci che si susseguono vertiginose in questo periodo di mercato invernale così come durante quello estivo. E’ finita e obiettivamente è finita bene, almeno per quanto riguarda le vicende rosanero. L’obiettivo era potenziare l’organico ed è stato fatto in maniera adeguata. Con Como e Cremonese, il club rosanero è stato il più attivo sul mercato facendo forse gli investimenti maggiori che diventano fuori categoria se dovesse riscattarsi Traorè a giugno (8 milioni!!!).

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Ranocchia, Diakitè e Traorè: 14 milioni investiti, incluso ovviamente l’eventuale riscatto del milanista. Un mercato molto dispendioso ma lo definiremmo il “solito” mercato. Ma non nell’accezione negativa del termine, tutt’altro. Solito perché guarda decisamente in prospettiva, guarda al futuro. Si costruisce oggi il Palermo di domani, passo dopo passo, con progettazione ed organizzazione come vuole la grande mente del City Group, Ferran Soriano e come vi avevamo scritto.
Insomma la nuova proprietà non si smentisce (per fortuna) ed investe cifre importanti soprattutto su elementi giovani ma forti, che saranno lo zoccolo del Palermo del futuro.

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Palermo e il mercato – Tradotto significa che il club rosanero non spende milioni di euro per 30enni di categoria ma preferisce qualche soldino in più per giovani promettenti. Non prenderà il nome di grido, quello che fa fare incassi al botteghino nell’immediato ma pianifica, progetta, costruisce con pazienza. Non si può che valutare molto positivamente questa sessione invernale, sono arrivati giovani davvero interessanti che hanno alzato la qualità della rosa. Ora la palla passa a Corini che ha una squadra ancora più forte tra le mani, con più alternative. A giudicare dal mercato e da quanto speso, forse la società non ha ancora abbandonato l’idea della promozione diretta. E i tifosi rosanero non possono che esserne contenti.

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