Eugenio Corini, allenatore del Palermo, ha rilasciato delle dichiarazioni ai microfoni della conferenza stampa alla vigilia della sfida contro il Pisa. Rosanero che punteranno ai tre punti, che in casa davanti ai propri tifosi mancano da più di un mese. Ecco di seguito le sue parole sul match raccolte dalla nostra redazione presente nella press room del Renzo Barbera.
Le dichiarazioni di Corini
Sul momento che sta vivendo il Palermo: “Momento particolare. Normale che quando vai in una dinamica negativa, alcune certezze a cui ti appoggiavi vengono un po’ meno. Il percorso del Parma rispetto al nostro negli ultimi quattro anni è stato diverso. Noi non ci siamo nascosti, vogliamo essere competitivi e fare il meglio ogni partita. Il dato oggettivo è che nelle ultime otto abbiamo fatto molta fatica perché ne abbiamo vinta solo una. Dentro la partita, a prescindere dagli avversari e dal loro organico, la squadra ha fatto una partita di grande intensità. C’è mancato coraggio e ci abbiamo lavorato in settimana per provare a fare cose che non ci sono riuscite per come volevamo farle. Sicuramente è stata una partita con una fase difensiva importante, non ricordo parate importanti di Pigliacelli. Hanno avuto il predominio e il possesso palla, con situazioni pericolose. Ma di questa partita mi porto a casa il fatto che è stato un passaggio fondamentale visto il momento che stiamo vivendo. Noi sappiamo di poter fare molto meglio, ma aver recuperato giocatori non significa averli nella migliore condizione. Questo percorso va alimentato, c’è rammarico perché siamo arrivati ad un centimetro dalla vittoria importantissima, ma anche che dentro a questo percorso di difficoltà vedo il seme che stiamo gettando per tornare ad essere la squadra di inizio campionato”.
Sull’inversione di marcia rispetto alle prime otto partite: “Il vero Palermo? Dipende dal momento e dalla situazione. Anche l’impatto emotivo dopo le due sconfitte, è stata una crescita per questo gruppo per parametrarsi all’obiettivo. Sicuramente trovare una media tra queste due situazioni è fondamentale: abbiamo avuto un picco positivo ed uno negativo. Io penso che dobbiamo trovare una dinamica corretta, dobbiamo spingere per trovare qualcosa che ci permette di stare agganciati ad una parte di classifica. Se pensiamo ai due punti lasciati di Parma, saremmo comunque stati a sei punti dal primo posto. Questo è un campionato particolare, stiamo vivendo un momento non positivo ma abbiamo le qualità per risollevarci per andarci a prendere questi punti che ci mancano per poi sviluppare un girone di ritorno che possa portarci a trovare una media tra i due momenti”.
Sul fatto di aver subito più gol: “Penso che l’equilibrio tra le due fasi sia fondamentale. Abbiamo preso più gol e sono venuti meno risultati. A Parma abbiamo difeso bene, abbiamo sofferto il giusto ed il rammarico grande è aver preso due gol su palla inattiva. Sul secondo gol del Parma c’erano cose da valutare diversamente. Il gol del pari ci ha fatto male, ho fatto vedere ai ragazzi il video anche questa mattina e sappiamo che dovevamo fare qualcosa di diverso ed avere una pressione diversa. Di conseguenza, per me è un principio fondamentale che in certe situazioni non si può tifare ma si deve fare: io non devo sperare che il mio compagno faccia qualcosa, ma devo essere sempre dentro la partita. Devo fare quello che è il mio compito in quel momento. Questo alza il livello della squadra e rende più difficili le cose all’avversario. Questo dato è oggettivo fa parte di questo percorso che nelle ultime otto partite non volevamo fosse questo”.
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