Siracusa Zenga

Zenga: “Quando a Palermo parlai di scudetto”

L’ex portiere dell’Inter e della Nazionale, ed ex allenatore del Palermo, Walter Zenga, ha rilasciato un’intervista alla trasmissione web “Cronache di Spogliatoio”. Tra gli altri argomenti, Zenga ha ricordato la sua esperienza sulla panchina rosanero. Era l’estate del 2009, e durante la presentazione Zenga disse una frase che a tutti sembrò folle. Interrogato sugli obiettivi della stagione, infatti, il nuovo tecnico del Palermo disse testualmente: “io voglio vincere il campionato, ed i miei giocatori saranno mentalizzati per vincere il campionato”. Come spiegato durante l’intervista, si trattava in realtà di una provocazione che aveva lo scopo di spingere squadra ed ambiente a non accontentarsi. Una strategia di comunicazione molto diffusa fra gli allenatori, perchè dare degli obiettivi che sembrano impossibili serve a tenere concentrati e motivati i calciatori. A Palermo, per esempio, è ancora fresco il ricordo di Silvio Baldini che in Serie C parlò di promozione sin dal suo arrivo e non smise mai, neanche dopo risultati negativi.

Zenga: “Il mio Palermo non poteva arrivare ottavo”

Ripercorrendo quella sua esperienza come tecnico rosanero, Zenga ha ricordato come l’anno prima, quando allenava il Catania in Serie A, aveva dato alla sua squadra come obiettivo i 40 punti. Raggiunto quel traguardo con sette giornate di anticipo, i calciatori si rilassarono ed arrivarono ben sei sconfitte. Arrivato a Palermo, trovando una squadra con giocatori del calibro di Miccoli, Cavani, Pastore, Simplicio e Bresciano, l’allenatore milanese trovava assurdo che quei calciatori fossero contenti di essere arrivati ottavi l’anno precedente. Quindi per scuotere l’ambiente decise di lanciare quella dichiarazione forte, parlando di scudetto, che però non sortì gli effetti sperati. L’esperienza di Zenga sulla panchina di Viale del Fante durò infatti solo 13 partite, con l’esonero che arrivò a novembre. Quel Palermo, con Delio Rossi in panchina, effettivamente sfiorò il quarto posto e giocò la finale di Coppa Italia nella stagione successiva. Forse Walter Zenga non era poi così folle.

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