Mercato: poche ore alla fine. Cosa farà il Palermo
Mancano meno di 36 ore alla fine di questa lunga, estenuante ed inutile sessione di mercato estiva che ha decisamente rivoluzionato l’organico del Palermo. Senza entrare nel merito della correttezza di far proseguire il mercato dopo l’inizio del campionato, ricordiamo che domani 1 settembre alle ore 20:00 suonerà Il gong per tutti i club tranne per il Brescia ed il Lecco che avranno una settimana in più. La domanda che ogni tifoso rosanero si sta facendo in queste ore e: Ma il Palermo che ci va a fare in questi ultimi giorni allo Sheraton di Milano o all’Hilton di Roma, le due sedi delle trattative? Che movimenti deve ancora fare la dirigenza rosanero?
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Come si sa l’ultimo giorno di mercato spesso vede concludersi affari inattesi (ricordate Nocerino al Milan?); ma a meno di clamorose evoluzioni, quest’anno non è il caso del Palermo, che il suo mercato l’ha già portato avanti da tempo e quasi concluso. Quel quasi è legato al nome di Coulibaly ed alla notizia diffusasi ieri sera di un suo possibile arrivo in maglia rosanero. Il senegalese sarebbe il decimo acquisto, un ulteriore colpo importante della dirigenza rosa che ha dato in mano a Corini un’autentica corazzata. Dunque non ci sarà granché da fare per Rinaldo e Bigon in queste ultime ore. Almeno sul piano delle entrate: per le uscite invece restano ancora da piazzare Crivello. Doda e Marong e l’impresa non appare semplice.
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Sul web, per la verità, qualche tifoso insiste affinché il Palermo si muova anche per un terzino destro, evidentemente non fidandosi troppo di Mateju, di Buttaro o Graves all’occorrenza. Ma la sensazione è che questo resisterà soltanto un desiderio di qualche tifoso.
Da domani sera la palla passa a Corini ed ai suoi giocatori: il tecnico ha un organico talmente forte e di qualità, che potrà schierare due squadre titolari dove sinceramente viene veramente difficile distinguere tra titolari e riserve. Gli ingredienti ci sono tutti: giocatori, centro sportivo, società forte. Non manca che vincere, con pazienza, ma vincere.
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