Reggiana-Palermo: l’ultima volta coincise con la prima di Ancelotti
Alle ore 20:30 Reggiana e Palermo si affronteranno per la prima volta dopo 28 anni in Serie B, nel match valido per la 3a giornata di campionato. E proprio quel match della stagione 1995/1996, che si giocò nella prima giornata, per certi versi ha segnato per sempre la storia del calcio italiano. A rendere quella sfida speciale non fu il risultato (uno 0-0 non indimenticabile), ma l’esordio in panchina da allenatore di Carlo Ancelotti con la squadra di Reggio Emilia. Quello che sarebbe poi diventato “Re Carlo” aveva 36 anni e fino a quel momento era stato il vice, in nazionale, di un altro gigante del calcio italiano: Arrigo Sacchi. Quella partita fu l’inizio di una delle carriere più vincenti di questo sport da parte di un tecnico.
Ancelotti, da Reggiana-Palermo al tetto d’Europa e del Mondo
28 anni che sembrano un’eternità, ma che per “Carletto nazionale” sembrano passati in un batter d’occhio. Da quel 27 agosto del 1995 la sua carriera è stata come una marcia inarrestabile fatta di vittorie iconiche. Fu lui a riportare il Milan sul tetto d’Europa nel 2003, battendo la Juventus nella finale di Old Trafford, e nel 2007, vendicando la clamorosa sconfitta di Istanbul del 2005, ad Atene contro il Liverpool. La sua avventura lo ha portato a vincere anche fuori dall’Italia: Chelsea, Bayern Monaco, Paris Saint German sono solo alcune tappe che hanno contribuito ha renderlo uno degli allenatori più vincenti della storia.
C’è però una tappa che lo ha reso quello che tutti oggi chiamano “Re Carlo”: il Real Madrid. Con i Blancos, Ancelotti è riuscito a conquistare la mitologica “Decìma” Champions League, battendo i rivali dell’Atletico Madrid, nella finale di Lisbona del 2014. Il suo percorso sulla panchina dei Galacticos si interruppe nel 2015 per poi ritornare nel 2021 e vincere l’anno successivo la sua quarta personale coppa dalle grandi orecchie (nessuno ha fatto meglio di lui).
Oggi dopo 28 anni Reggiana e Palermo si ritroveranno uno contro l’altro e chissà che Ancelotti, dalla sua casa a Madrid, non trovi il tempo di guardare il match ripensando a quanta strada fatta da quel 27 agosto del 1995.
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