Palermo

Il sentimento che prevale nell’ambiente attorno al Palermo dopo il pareggio a reti bianche contro il Cosenza non può che essere la delusione. Inevitabile visto che, nonostante allenatore e giocatori da settimane dicano che l’obiettivo stagionale è raggiungere un posto nei playoff, la squadra rosa nelle ultime dieci partite ne ha vinte solo due. Al di là dei risultati, quello che preoccupa è che dopo 32 giornate di campionato, e tre ritiri, Eugenio Corini senta ancora la necessità di sperimentare e di stravolgere la squadra per adattarsi agli avversari.

Che delusione ma alla fine è andata pure bene

Corini, se cambiano gli obiettivi deve cambiare la mentalità del Palermo

Jacopo Segre in carriera ha disputato 237 partite fra Primavera, Serie A, Serie B e Serie C, ed ha sempre giocato come centrocampista centrale. Evidentemente, le sue caratteristiche di corsa, intelligenza tattica, capacità di inserimento e forza fisica lo fanno rendere meglio in quella posizione. Nella partita contro il Cosenza, Corini ha scelto di schierare il giocatore come esterno destro, quindi totalmente fuori ruolo, perché preoccupato dalla disposizione tattica degli avversari.

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È vero che nel calcio moderno bisogna superare il concetto di ruolo, ed è vero che i giocatori devono sapersi adattare, come peraltro Segre ha fatto, dimostrando spirito di sacrificio e dedizione. Ma quanto accaduto al centrocampista torinese, fa nascere almeno due domande: non c’era nessun altro in rosa più adatto da schierare in quella posizione? Ma soprattutto, è immaginabile che un allenatore che sostiene di puntare ai playoff stravolga la propria squadra per paura degli avversari? Se, come dice Corini, bisogna alzare l’asticella degli obiettivi per spronare i giocatori ed i tifosi, bisognerebbe anche crescere nella mentalità, e pensare che anche gli avversari ogni tanto debbano preoccuparsi del Palermo.

Pezzo a cura di Mario Ferrigno

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3 Commenti

  1. Signori, con Corini non andremo da nessuna parte!. Mancano sei giornate alla fine e deve ancora trovare la quadra. E’ incredibile sentirlo dopo la partita. Sembrava Boscaglia. Dobbiamo lavorare, migliorare, il Cosenza è una squadra forte. Per favore per il prossimo anno trovate un allenatore che sia un allenatore. Corini è stato un gran giocatore, ma come allenatore non è capace.

  2. Che tristezza. Ieri non aspettavo che questa partita da una settimana e vedere quella prestazione, se si può chiamare prestazione, inesistente è stato deludente. Il Mister sarà sicuramente in gamba, ma in questa squadra mancano idee e mentalità. Il campionato è molto equilibrato e lo si vede facilmente dal fatto che ancora con 6 partite da giocare nonostante la posizione che abbiamo potremmo rischiare pure di retrocedere. Però se non si mette animo e carattere ahimè saranno sei partite che vivremo con totale ansia, altro che playoff. Speriamo che si riesca ad inculcare un pó di fervore

  3. Sicuramente la rosa ha delle mancanze in termini di qualità ma sono convinto che non è inferiore a quelle di Sud Tirol,Bari,Pisa, se attualmente ci troviamo fuori dai play off e negli ultimi 9 match abbiamo vinto 1 sola volta la colpa e di chi siede in panchina che non ha saputo dare un’identità alla squadra ed ha inculcato ai giocatori la mentalità dell’accontetarsi.

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