Palermo, up and down della gara giocata ieri
Ed eccola puntuale la nostra nuova rubrica, “Il caffè della domenica: rosa o nero?” che potrebbe essere inteso come il caffè del giorno dopo, visto che non sempre si giocherà di sabato. Un modi diverso di fare pagelle, premiando, se è il caso, anche gli avversari e ipotizzando al contrario di avanzare un caffè da chi non ha fatto tanto bene.
Una rubrica che nasce lontano da Palermo, senza le influenze e l’umore che si respira in città.
Buona lettura, Carlo Cangemi
Il caffè della domenica: Rosa o nero?
Buon lunedi’ mattina a tutti (da Roma)
Togliamoci subito il dente: una partita, quella di ieri contro il Venezia, semplicemente da dimenticare, due passi indietro da parte della formazione rosanero. Se fosse un film, quello visto ieri, non potrebbe che essere un cortometraggio dell’orrore. Il caffè di questa settimana è in assoluto il più nero e amaro della stagione.
Cosa ci lascia la partita di ieri:
Nulla, dimentichiamola in fretta; pessima prestazione della formazione palermitana che è apparsa, nel corso dei minuti giocati, spenta, senza idee, ferma e svogliata. Una bocciatura a 360 gradi molto difficile da raccontare in maniera diversa.
Il migliore in campo:
Fin troppo facile, vista la partita di ieri, premiare il portiere rosanero. Mirko Pigliacelli soprattutto nel primo tempo si è reso protagonista di almeno tre interventi importanti. Incolpevole sul gol, questa volta non avrebbe potuto fare di più. Apprezzabile anche per volontà e continuità la prestazione del “Picciotto” Francesco Di Mariano; l’ultimo ad arrendersi e in grande condizione fisica. Però il caffè amaro di questa settimana lo offriamo volentieri al portierone rosanero perché nonostante la prestazione pessima dei suoi compagni, lui dimostra evidenti ed apprezzabili miglioramenti prestazionali.
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Il peggiore in campo:
Il capitano rosanero , Matteo Luigi Brunori, ieri ha purtroppo “steccato” di brutto. Irriconoscibile per tutta la partita, secondo errore consecutivo dal dischetto e pessima scelta tecnica di intervento sulla respinta del portiere. Ce lo siamo chiesti tutti ieri mentre lo guardavamo giocare: “ ma è davvero lui?” Riteniamo di no, in campo siamo certi di aver visto trotterellare una sua controfigura. Morale della favola: troppo brutto per essere vero. Dai capitano, metti mano al portafogli e paga questo caffè.
Il focus sul tecnico:
Noi lo abbiamo visto e percepito cosi: affranto, incredulo, silenzioso, timido e impalpabile come ,del resto, quasi tutta la sua squadra. Il Genio visto ieri in panchina è apparso dal primo minuto rassegnato ad una domenica “bestiale”. Non pervenuto.
I nostri avversari, il Venezia:
La classifica mente spudoratamente ed il Palermo ci è cascato con tutti gli scarpini; il Venezia si è rivelato una gran bella squadra composta da ottimi giocatori che hanno letteralmente preso a “pallonate” la formazione rosanero. La compagine lagunare guidata da mister Vanoli è apparsa ordinata, ben messa in campo e lucida. In pratica l’esatto opposto del Palermo. Complimenti davvero.
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I tifosi rosanero:
Davvero da apprezzare. Aspettano diligentemente la fine dei due tempi regolamentari per fischiare sonoramente e meritatamente i loro beniamini. Non sapremmo cosa poter chieder loro di più. Innamorati pazzi.
Per concludere:
Per quello che abbiamo visto domenica in campo al “Barbera” appare evidente che la sosta abbia fatto molto male alla formazione del capoluogo siciliano. Dopo la seconda sconfitta consecutiva il Palermo viene nuovamente risucchiato in piena zona play out. Preoccupa e non poco l’involuzione tattica e tecnica dei rosanero. Dopo questa settimana da “horror” le cose non migliorano di certo, infatti la prossima partita si giocherà contro le “streghe” beneventane domenica 4 dicembre nuovamente alle ore 18:00; gli amanti della cabala stanno “godendo come ricci”. A parte la scaramanzia e il sarcasmo, occorre urgentemente mettersi alle spalle questa pessima prestazione, a nostro parere , la peggiore fin qui disputata e concentrarsi sul prossimo impegno.
Ancora una volta la formazione rosanero è chiamata ad un colpo di coda, ad uno slancio di orgoglio. Eh già, ancora una volta….
Buona settimana a tutti e non dimentichiamo di incrociare le dita.. (non si sa mai)! (Gaetano Armao)
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