
L’inizio del Mondiale di calcio organizzato dal Qatar è sempre più vicino, e le polemiche attorno alle opinioni espresse dagli rappresentanti del paese arabo sulle diversità e sui diritti umani non accennano a placarsi, anzi crescono ogni giorno. Nonostante gli appelli delle massime autorità calcistiche, che invitano tifosi e squadre a pensare solamente al calcio, sono già state annunciate iniziative di protesta da parte di calciatori e sponsor.
L’obiettivo è quello di chiedere al piccolo emirato affacciato sul Golfo Arabico un cambiamento di mentalità che porti ad un maggiore rispetto dei diritti delle donne, degli omosessuali e dei lavoratori.
Intervista shock ad un’emittente tedesca in vista del Mondiale in Qatar
Un vero cambiamento nella cultura del Qatar sembrerebbe tuttavia molto lontano, a sentire le parole pronunciate dall’ambasciatore del Mondiale Khalid Salman. Intervistato dall’emittente tedesca Zdf durante un documentario sul Qatar, riferendosi proprio all’omosessualità, che è il tema più discusso da quando è stata decisa l’assegnazione della rassegna iridata, Salman ha affermato: “Durante i mondiali di calcio arriveranno molte cose nel nostro Paese. Parliamo dei gay. La cosa più importante è la seguente: tutti accetteranno che vengano nel nostro Paese. Ma loro dovranno accettare le nostre regole».
Dal punto di vista di Salman, “l’omosessualità è un danno psichico”. L’ambasciatore del Mondiale ed ex calciatore ha anche ricordato che in Qatar l’omosessualità è considerata un reato. L’intervista è stata subito interrotta dal portavoce del comitato organizzatore della Coppa del Mondo, ed ha scatenato reazioni di sdegno in tutto il mondo. Il ministro dell’Interno tedesco, Nancy Faeser, ha definito “orribili” le parole di Salman.
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