Playoff – E’ ora di cambiare il format: 4 teste di serie su 4 in semifinale…
Quattro teste di serie su quattro sabato hanno guadagnato la semifinale. E questo è un segnale. Pur faticando e con partite tutt’altro che semplici Palermo, Padova, Feralpisalò e Catanzaro hanno controllato le loro rispettive gare di ritorno del secondo turno nazionale degli spareggi promozione.
L’unica testa di serie a cadere è stata la Reggiana, in maniera sorprendente, per mano della FeralpiSalò che comunque era sempre una 3a classificata al termine della regolar season.
Ora solo 4 squadre in lotta per la B: il tabellone aggiornato
Ha faticato il Palermo contro un Entella che ha fatto tremare il pubblico rosanero. Stesso discorso per il Catanzaro che subisce all’inizio la veemenza del Monopoli, poi trova il gol e controlla la gara.
Arriva invece ad inizio gara il gol subito dal Padova che perde in casa con i giovani della Juventus Under 23, ma passa il turno perchè testa di serie.
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Nonostante tutte queste difficoltà incontrate dalle squadre, rimane un dato e cioè che le teste di serie comunque sembrano avere una marcia in più rispetto a chi viene dalle retrovie. Non è un caso del resto che la storia dei play-off dice che molto spesso sono proprio le squadre teste di serie (soprattutto le seconde classificate al termine della stagione regolare) ad aver raggiunto la promozione tranne un rarissimo caso che ha visto qualche anno fa il Cosenza imporsi partendo dai turni di girone. Ed è un dato che dovrebbe far riflettere chi comanda e organizza.
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Ma vale la pena continuare a disputare playoff così allargati se poi sono sempre le terze, le seconde ad arrivare in semifinale? Se poi nessuna squadra che viene dalle retrovie riesce ad arrivare in coda agli spareggi? Che senso ha, vista l’esperienza, includere le none o le decime se non passano un turno o al massimo si fermano al secondo? Anche quest’anno è stata la stessa musica. Perché invece non si allarga la zona playout e si riduce quella playoff fino all’ottavo posto? Solo un’idea…
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