tifosi rosanero Milano

I tifosi rosanero presenti a Milano e Hinterland adesso hanno un punto di riferimento. Marco Placente, tifoso doc del Palermo espatriato in Lombardia, prova a ricostruire un gruppo di tifosi palermitani al Nord. Dopo tanti anni di esilio dalle trasferte al di sopra del Lazio, il Palermo in occasione dei play-off di questa stagione sta tornando a viaggiare lungo lo Stivale.

La prima trasferta di Marco risale a circa 30 anni fa, in occasione di Siracusa-Palermo, stagione 1989-90: “La prima trasferta non si scorda mai”, afferma in esclusiva ai nostri microfoni.

Adesso però è giunto il momento di pensare al presente, a dei play-off in cui c’è tanto da lottare. Proprio per questo la squadra rosanero ha bisogno dei propri tifosi anche in trasferta, persino in quelle più ardue. Da questa considerazione nasce l’idea di Marco di creare un gruppo che potesse riunire logisticamente i tifosi palermitani presenti a Milano e Hinterland, in modo da avere un punto di ritrovo comune e potersi organizzare logisticamente già dalla prossima trasferta di Chiavari e, magari, anche per altre partite al Nord.

“Tifosi rosanero a Milano: adesso non siete più soli”

“L’iniziativa nasce dal fatto che ormai, da circa tre anni, dalla Serie D, non ci sono trasferte stabili al Nord. In questi 3 anni la gente ha perso i contatti, quella vecchia non c’è più perché ha terminato gli studi. Già per la partita contro la Triestina è stato pensato di creare un gruppo per i residenti di Milano e hinterland per potersi organizzare a livello logistico. Il nostro gruppo è solo a fini organizzativi. Il gruppo si chiama Milano e Hinterland rosanero”. Stiamo facendo tanta condivisione in modo tale che per la trasferta di martedì ci possano essere numerose presenze a Chiavari e non nascondo che questo potrebbe essere un banco di prova per eventuali altri campionati. Ciò può aiutare i tifosi a raggiungere uno scopo attraverso l’organizzazione con pullman, orari e raduni che consentano a molti tifosi di poter seguire i loro beniamini in giro per l’Italia”.

“In Emilia Romagna c’è un gruppo con le stesse finalità, “Emilia Romagna rosanero“. Noi personalmente abbiamo voluto concentrare la domanda di Milano e Hinterland, per riuscire a unire tutte quelle persone che sono da sole e hanno difficoltà a organizzarsi per le trasferte. Sfido chiunque, per esempio, a trovare un passaggio la sera da Chiavari a Milano. Tutto ciò è realizzato per agevolare i tifosi e cercare di riempire gli spalti il più possibile. Quando si tifa Palermo, abbiamo una finalità unica e da questa vogliamo ripartire”.

“A Trieste ho visto molta gente provenire da ogni parte d’Italia e dall’estero ed ero veramente contento. Dove vai vai un palermitano lo trovi, ti crei amicizie, ma nelle trasferte non hai la stessa possibilità di trovarlo. Questo è un modo per poter spaziare oltre il calcio: una pizziata, un evento, una festa. A Milano di palermitani ce ne sono veramente tanti, ma noi non lo sappiamo. Nel momento in cui riusciremo a portare delle persone allo stadio, possiamo dire di aver raggiunto il nostro obiettivo”.

“Il Palermo ha bisogno di noi: i rosanero chiamano, noi rispondiamo”.

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