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Non ha fine il botta e risposta tra la società del Potenza e quella del Catania. Una situazione inusuale, fatta di frecciatine e comunicati nata dopo la partita di ieri. Nell’ultima giornata di campionato, infatti, i lucani hanno affrontato in casa il club etneo, con un pareggio molto discusso, avvenuto negli ultimi minuti di gioco. Un risultato contestato dai padroni di casa, a partire dall’assegnazione arbitrale (l’arbitro Rutella di Enna) che avrebbe favorito il Catania, fino al comportamento inadeguato dei giocatori negli spogliatoi.

Insomma le due società hanno avviato una disputa tutta social e comunicati, tramite dichiarazioni e foto, che sembra ancora non essersi conclusa. Il Potenza, infatti, ha pubblicato una nuova nota, in merito alla questione, che punta a difendere la propria società e i valori su cui si fonda.

Il comunicato del Potenza

“Non permetteremo mai a nessuno di infangare il nome del Potenza Calcio. Mai. E non permetteremo mai a nessuno di offendere, con gesti e parole, i nostri tesserati e i nostri tifosi. Gesti e parole non “sbandierate” ai quattro venti. Parole e gesti dette e compiuti in un momento di chiaro e comprensibile agonismo, dettato da un finale di partita concitato. Situazioni queste che possono accadere all’interno del rettangolo verde, e che lì dovrebbero finire.
Non permetteremo mai a nessuno di criticare e mettere in discussione il grande senso di ospitalità e di accoglienza che la nostra Società e la nostra comunità ha sempre dimostrato in questi ultimi cinque anni. Cosa che – come dimostra tra l’altro lo stato in cui sono stati lasciati gli spogliatoi ospiti al termine della gara di domenica e documentato dal Delegato della Lega – non sempre viene ricambiata.
Non permetteremo mai a nessuno di fare tutto ciò. Difenderemo sempre i nostri colori. Difenderemo sempre la nostra dignità senza cedere alle provocazioni”. 

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