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Silvio Baldini, tecnico del Palermo, è intervenuto in conferenza stampa per presentare la gara di domani contro la Fidelis Andria. I rosanero incontreranno i pugliesi sul campo del Renzo Barbera alle 15:00.

Le dichiarazioni di Baldini

Domani è una partita in cui la frenesia non deve esistere, ma deve esserci aggressività. Con la Vibonese serviva pazienza perché c’era nervosismo, mentre la Fidelis è una squadra che gioca e che ha una identità. Dovremo essere feroci nel cercare di inaridire le situazioni che potrebbero trovare lasciandogli campo. Se giocassi col Palermo anch’io giocherei così, perché stiamo molto alti. Tutte le squadre cercano il lancio lungo sulle punte”

“I ragazzi sono convinti di quello che fanno, hanno maggiore convinzione e autostima. La chiave sta nel fare le cose che si è provato in allenamento”.

“Fella, come tutti, ha la possibilità di giocare sempre. In allenamento possono dimostrarmi se sono o no utili alla causa del Palermo. Non sono il tipo che si innamora dei giocatori, mi sono innamorato solo di mia moglie. Osservo in maniera distaccata, al di là degli affetti. Premio chi gioca per la squadra“.

“Ogni persona in qualsiasi mestiere deve capire qual è il mezzo per raggiungere l’obiettivo. Il mezzo deve essere nobile, senza raggiri. Il coraggio e le idee vanno supportati dal lavoro settimanale. Non dobbiamo gestire il risultato. Ad Avellino, paradossalmente, quando gli avversari sono rimasti in 10 siamo stati troppo prudenti. Non conta aver vinto. Dobbiamo credere in quello che facciamo se vogliamo avere un futuro. Avremmo dovuto cercare il terzo gol. Non sempre vieni premiato, a volte resta il rammarico. Io non lo voglio, voglio che la squadra giochi per qualcosa in più del risultato”.

“Per giocare in porta bisogna avere determinate caratteristiche, Massolo ha quelle consone per il Palermo e per i compagni di reparto. Lui e Pelagotti sono bravi portieri e brave persone. Nonostante l’avvicendamento sono molto amici, quasi in simbiosi. Dico bravo a Pelagotti perché è così che ci si comporta. Qualsiasi giocatore che fa bene ha la possibilità di guadagnarsi il posto di qua alla fine della stagione. Mi dispiace se qualcuno si sente penalizzato e non ha la forza di reagire. Mi auguro di no perché andremo a giocarci i playoff e avremo bisogno di tutti”.

Infine sui tifosi ha aggiunto: “Il ruolo dei tifosi nel finale di stagione? Abbiamo sotto gli occhi cosa è successo tra PSG e Real. A 20′ dalla fine i madrileni non riuscivano a venirne fuori, poi con l’errore di Donnarumma c’è stato un boato. Si è sbloccato lo Stadio. Se avessero giocato senza il loro pubblico non avrebbero vinto. La simbiosi tra squadra e tifosi è fondamentale per scrivere nuove pagine della storia. Abbiamo la fortuna di fare avvicinare la gente allo Stadio, dobbiamo giocare per loro perché nei momenti di difficoltà ci daranno la forza per ribaltarla. Mi auguro di fare una grande partita dal punto di vista del gioco perché soltanto così la gente sarà orgogliosa del fatto che vestiamo la maglia della loro città. La gente sarà tifosa per sempre, non cambia casacca come calciatori e allenatori. Dobbiamo regalare loro una impresa e per farla ci vuole la magia che dà lo Stadio quando è pieno. La squadra si sente orgogliosa grazie a questo fattore”.

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