Palermo

Silvio Baldini, allenatore del Palermo, è intervenuto nella consueta conferenza stampa pre gara per presentare il match di domani, che vede i rosanero giocare in trasferta contro l’Avellino.

Le dichiarazioni di Baldini

“Soleri e Brunori titolari? Ci sono dei giocatori che anche se stanno attraversando un periodo di forma non positivo devono giocare per carisma ed esperienza. Per me le gerarchie non esistono. Se uno sta al 49% di condizione e l’altro al 51%, per me gioca sempre e comunque quello che sta meglio. Io stasera ho l’ultimo allenamento, quindi hanno tutti ancora la possibilità di essere della partita. Quelli che si sentono riserve faranno sempre fatica a giocare. Soleri è un ragazzo solare, che accoglie tutte le decisioni con il sorriso sulle labbra, perché si sente sempre utile a prescindere dal minutaggio. Anzi, io lo invidio perché tante volte non mi capita di essere caratterialmente come lui. Sono sicuro che faremo bene”.

“Massolo di nuovo in porta? I ragazzi hanno vissuto con lo stesso spirito questa settimana, ma ci mancherebbe altro. Perché una squadra dove alleno io non deve vedere musi lunghi perché si salta una partita. Ho trovato uno staff dirigenziale al top, come Sagramola e Castagnini, che mi hanno sempre dimostrato grande professionalità e mi hanno appoggiato in ogni scelta. Io devo dare spiegazioni sul mio modo di lavorare e sul modo di gestire il gruppo. I dirigenti mi hanno sempre dato modo, anche nei periodi dove arrivavano sconfitte, di farmi sentire appoggiatoSoleri possibile sottopunta? Non mi piace fare il professore, ma lui ha sempre giocato lì. In fase di non possesso palla si comporta come esterno, ma con possesso gioca da sottopunta. Lì può fare molto bene”.

“È normale che bisogna cercare di recuperare la palla con la densità e non solo con il pressing. Nel momento in cui devi aspettare l’avversario la bravura sta proprio nel gestire la palla in maniera intelligente. Non puoi immediatamente verticalizzare. Il PSG ha preso il pallino del gioco, il Real non vedeva palla, poi è bastato un errore e si sono sciolti. Anche quando riesci a gestire, se fai un errore cambia tutto. Lo stesso accade per una squadra di Lega Pro”.

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