sforzini direttore sportivo

Ferdinando Sforzini, il tagliagole originario di Tivoli, da due giorni ha comunicato il proprio ritiro dal calcio giocato. Una notizia improvvisa, ma che già da tempo il calciatore aveva maturato; troppo difficile dire addio alla propria passione, ed è stato necessario diverso tempo prima dell’annuncio…ma come si potrebbe dare torto?

La carriera di Sforzini

Anche solo per un attimo dovremmo provare ad immedesimarci nel bomber che ha fatto gioire tante tifoserie, per capire cosa realmente si prova anche solo al pensiero di non poter più entrare da protagonista in uno stadio. Dal 2003 al 2021, l’attaccante laziale ha giocato in tutte le categorie, dalla D alla A; con ogni maglia indossata, ha sempre cercato di fare la differenza, e molto spesso ci è riuscito. Dall’esordio col Sassuolo in Serie C2, passando per Verona in Serie B, fino alle stagioni con Modena, Vicenza, Ravenna, Grosseto, Avellino e Bari. Prima di ritornare nuovamente al Grosseto, con cui disputerà ben 3 stagioni entrando nella storia del club visto il record di reti in Serie B (ben 41), Sforzini ha indossato la casacca del Cluj. Con la squadra rumena “Nandogoal” non ha disputato tante partite, ma è riuscito ad esordire in Champions League, disputando ben 2 match. Dopo la parentesi rumena e come detto in precedenza, lo storico ritorno al Grosseto, altre compagini hanno aggiunto la fisicità e il cinismo del giocatore alle proprie rose: Pescara, Latina, Entella, Pavia, Viterbese, nuovamente Avellino, Cavese ed infine…Palermo.

La parentesi Palermo

Sforzini è arrivato a Palermo nell’anno forse più delicato e storico, in senso negativo, del club rosanero: il 2019, l’anno della rinascita. La società appena prelevata da Dario Mirri, era in cerca di un bomber esperto ed in grado di fare la differenza; il club di Viale del Fante non ci ha pensato due volte: il tagliagole. Solo 14 partite giocate, visto lo scoppio della pandemia in quel maledetto 2020, e 5 gol. 5 perle, di cui 2 indimenticabili: la doppietta al Barbera nel derby contro l’Fc Messina. Poco tempo per rimanere nel cuore della tifoseria palermitana, che sicuramente non lo dimenticherà mai.

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