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Fiuto, promozioni e simpatia: il calcio piange Gianni Di Marzio

L’ex tecnico è morto a 82 anni. Era legatissimo alla Sicilia, nell’83 portò il Catania in A
Nel ‘92 non riuscì a salvare il Palermo dalla Serie C e chiuse con la panchina. Nel 2016 tornò da dirigente con Zamparini.
Scoprì Maradona. Il figlio Gianluca con un tweet: «Ora finalmente potrai allenarlo il tuo Diego…»

Questo il titolo del Giornale di Sicilia, oggi in edicola.

L’articolo di Carlo Brandaleone

Gianni Di Marzio ha terminato la sua carriera da allenatore nel 1992, e lo ha fatto proprio a Palermo, proprio al Renzo Barbera. Nell’ultima giornata di quella stagione infatti, nonostante la vittoria contro la Lucchese, la società rosanero non riuscì ad evitare la retrocessione in Serie C-1. Sulla panchina sedeva proprio il tecnico napoletano, che uscì di scena ricambiando gli applausi della curva Sud. A seguito di quel match, Di Marzio portò dunque a termine quel percorso da tecnico iniziato nel 1969, e che lo vide protagonista in diverse città. Tra tutte le squadre allenate impossibile dimenticare gli anni al Catanzaro, culminati con la promozione in Serie A nel 1976; o ancora l’esperienza di Napoli, visto che mai nessun napoletano aveva guidato la compagine della propria città prima. Ed infine la storica promozione in massima serie ottenuta con il Catania nel 1983, dopo le vittorie contro Como e Cremonese agli spareggi. Gianni Di Marzio era molto legato alla città etnea, ma riuscì comunque a farsi amare anche a Palermo.

L’esperienza da dirigente

Durante il proprio percorso all’interno del mondo del calcio, Di Marzio, ha ricoperto diversi ruoli; calciatore prima, allenatore poi, passando da direttore sportivo sino a commentatore tv, oltre che giornalista. Proprio con Maurizio Zamparini riuscì a dare il meglio di sé: chiamato come dirigente del Venezia nel 1996, l’anno successivo portò la squadra in A. Fu nuovamente chiamato nel 2016, dall’ex patron rosanero, proprio per cercare di salvare un Palermo ormai condannato alla B. Grande spirito d’osservazione e talento anche nella ricerca di giovani promosse, che sarebbero diventate poi stelle del calcio; prima di tutti si accorse infatti, dei campioni Maradona e Cristiano Ronaldo.

 

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