Catania, speranza concreta o solo fumo negli occhi?
Come sappiamo il Tribunale fallimentare, sensibile alla vicenda Catania Calcio perché di grande rilevanza sociale, ha concesso una proroga fino a domani per deliberare se esistono le condizioni per proseguire l’esercizio provvisorio e dare altri due mesi di tempo per vendere il club all’asta e dunque completare la stagione.
I tifosi sono ovviamente col fiato sospeso e nelle ultime ore sembrano riscaldati da una debole fiammella di speranza. Insomma il sogno di poter continuare a vedere la propria squadra sgambettare sul prato verde non è ancora definitivamente tramontato. Una speranza alimentata dalla proroga concessa dal Tribunale fallimentare e motivata dalla necessità di valutare le relazioni dei curatori fallimentari.
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Come è noto la Sigi, proprietaria del club, deve allo stesso circa 660mila euro e secondo indiscrezioni ne avrebbe racimolato poco meno di 200mila(180mila?). Però ha messo in pratica diverse iniziative per mostrare buona volontà e la voglia di risparmiare il più possibile: chiusura delle palestre, del centro di riabilitazione e delle piscine di Torre del Grifo.
L’avvocato Augello, che cura gli interessi di Sigi, sta parlando con i tre curatori fallimentari per provare a convincerli rispetto ad una dilazione del debito in due rate. E gli stipendi in scadenza fra pochi giorni?
Ecco perché sorge il dubbio che la proroga possa essere solo tanto fumo gettato negli occhi dei depressi tifosi catanesi così come un modo per allungare l’agonia dilazionandola in più giorni. Perché è evidente che la cifra finora racimolata non sarebbe sufficiente ad ottenere altri mesi di esercizio provvisorio.
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E a Palermo qualche tifoso, fantasiosamente, comincia a pensare: “non facciamo che i nuovi investitori interessati al club rosanero stanno aspettando le sorti del Catania per fiondarsi sul club etneo ed abbandonare la pista Palermo?”. Cattivi pensieri, fantasie irrazionali ma il ritardo nella conclusione della trattativa giustifica anche simili incubi…
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