La Salernitana è stata ceduta all’imprenditore Danilo Iervolino in extremis: i trustee, a cui era stata affidata la società in attesa di risolvere il problema della multiproprietà, hanno comunicato alla Federcalcio di avere accettato l’offerta pervenuta dal fondatore dell’Università telematica Unipegaso, che è adesso il nuovo proprietario del club campano. “Ho deciso di prenderla il giorno prima, ho mobilitato professionisti in vacanza un po’ ovunque: chi a Dubai, chi in montagna. Mi hanno convinto la straordinaria passione dei tifosi, che conosco bene, e questa vicenda così incredibile: la promozione in A, il rischio di scomparsa immediata. No, non poteva essere. Alla mia famiglia avevo promesso che non sarei entrato nel calcio, ho dovuto chiedere scusa”, ha detto.
Salernitana, non c’era solo Iervolino
L’edizione odierna del Corriere della Sera, intanto, ha svelato le cifre e i retroscena della cessione della Salernitana a Danilo Iervolino. La sua offerta, accettata a pochi minuti dalla mezzanotte, è stata di 10 milioni di euro più 22 milioni per la gestione del club fino a giugno e per gli investimenti della prossima sessione di calciomercato. Quella del fondatore dell’Università telematica Unipegaso, tuttavia, non è stato l’unica offerta. Anzi, ce n’era anche una più conveniente dal punto di vista economico, seppure la richiesta dei trustee si fosse abbassata con il passare del tempo.
Oltre all’offerta di Danilo Iervolino, infatti, erano due le offerte pervenute per l’acquisizione della Salernitana: una è quella del notaio Orlando, l’altra quella di un fondo sloveno-svizzero di cui non si conosce il nome. È proprio quest’ultima che economicamente era nettamente superiore a quella del fondatore dell’Università telematica Unipegaso: 38 milioni in titoli bancari e 26 milioni cash. Perché la proposta è stata respinta? Il “no” è arrivato tramite Pec alle 23.59. Il gruppo ora vuole vederci chiaro e ha presentato un esposto alla Procura.
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