Mettere pressione al Bari che giocherà domani alle 17:30 e andare a -1 dai galletti. Nel frattempo, confermare il 2° posto e cercare di staccare il Monopoli, al momento, insiema al Palermo, 2° forza del Girone C. Tutti questi calcoli, da adesso, è giusto farli. Li hanno fatti i tifosi e li avrà fatti anche Filippi, prima della partita contro la Paganese, che aveva dentro tutti questi contenuti. Nota storta, ancor prima del fischio d’inizio del direttore di gara (Luciani della sezione di Roma 1), la scarsa presenza del pubblico. Appena 6673 titoli emessi, ancor meno delle due precedenti gare casalinghe contro Avellino e Potenza. E dire, che il tempo è primaverile e che la banda di Filippi è 2° in classifica. Forse meglio rassegnarsi a questa aridità, in fin dei conti.

Fortuna, che il campo, almeno nel primo tempo, ha regalato emozioni. Forse il Palermo più pimpante della stagione, quello più elegante, anche dal punto di vista del gioco. Tante occasioni nel corso del primo tempo soprattutto con Fella, tante incursioni offensive sul settore di destra, dove ha operato un treno velocissimo di nome Valente. Bene anche Brunori, che ha svolto il solito grande lavoro sporco, senza rinunciare alla qualità. Dopo 20 minuti di dominio rosanero, la Paganese è venuta fuori con un paio di ripartenze abbastanze pericolose, poi una fase di stallo in cui la manovra di entrambe le squadre sembrava impantanata. Tanti falli, tante interruzioni. Al 38′, il gol che ha portato negli spogliatoi il Palermo sul risultato di 1-0: gli uomini di Grassadonia hanno perso un pallone sanguinoso a centrocampo, Valente ha servito Brunori, da questi a Fella che di sinistro ha trovato il 4° gol della stagione, il 2° in casa, sempre sotto la Curva Nord.

I padroni di casa, dopo il vantaggio, hanno pure sfiorato il gol del raddoppio con Odjer: il senegalese ha fatto partite una botta dai 25 metri e il pallone è finito fuori di un soffio alla destra della porta difesa da Baiocco. Al 45′ Brunori avrebbe pure messo a segno la rete del 2-0 ma il direttore di gara ha annullato (dopo aver tentennato un attimo), la rete dell’attaccante di proprietà della Juventus. E’ stato un Palermo positivo e propositivo, ordinato (eccezion fatta per una sbavatura commessa a metà tempo). Poi il gol, dopo aver sfruttato il momento di sbandamento (non l’unico) degli azzurrostellati.

Il secondo tempo è cominciato con la Paganese più intraprendente e con il pallino del gioco in mano. La perfetta macchina costruita da Filippi nelle ultime settimane, non ha però mai rischiato e Pelagotti ha terminato il match praticamente inoperoso (fatta eccezione per un tiro dalla lunghissima distanza respinto con i pugni). L’espulsione di tissone per un bruttissimo fallo commesso ai danni d Odjer e la conseguente espulsione al minuto 62′, ha incanalato il match nel binario preferito dei rosa. Al solito Palermo contratto dei secondi tempi (forse spesso frutto della chiusura in vantaggio dei primi tempi), ha fatto seguito una grande prestazione corale (agevolato dall’uomo in più). Tantissime occasioni da gol, tanti tiri da fuori area (ci ha provato Odjer almeno in due occasioni).

Un’apoteosi, un dominio, che hanno portato al gol di Soleri prima (entrato al posto di Fella, uscito tra gli applausi scroscianti del pubblico) e di Brunori poi. Prima al minuto 79′, sugli sviluppi di un calcio di punizione ben battuto da Silipo, è stato Soleri ad impattare il pallone prima di tutti, poi Brunori, all’83’, servito splendidamente da Odjer, ha fatto rimbalzare la palla due volte prima di spararla al volo alle spalle di Baiocco. Sicuramente il miglior Palermo della stagione. al netto di un avversario non certo scadente (la Paganese occupa la zona media della classifica). L’ingresso di Silipo e il passaggio conseguente al 3-4-1-2, è stato determinante per chiudere il match. Per Brunori si è trattato del 6° gol in stagione, mentre per l’ex attaccante della Roma è stato il 5°.

Ha funzionato tutto, la Paganese non ha più reagito, rassegnata alla disfatta. E’ stata la consacrazione di un modulo, ma sopratutto di un gruppo, che sta dimostrando di poter stare in alto. Molto, in alto. Un avviso al Bari, un campanello per tutti i club che hanno intenzione di condividere o insidiare la seconda posizione. Questa volta anche con il gioco, i rosanero hanno portato a casa i 3 punti, sfiorando più volte anche la rete del 4-0. Filippi, spinto dall’entusiasmo e dal pubblico di casa, fa entrare Accardi, a una vita dall’ultima volta causa infortunio. Primi minuti anche per Mauthe, all’esordio in campionato e con la maglia rosanero. A riassaggiare il campo è stato anche Floriano, che non lo assaporava dalla disfatta contro la Turris, a Torre del Greco; la partita che forse ha dato la scossa per la risalita. Il sabato perfetto, ma c’è ancora da restare umili.

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