Nicola Canonico, il presidente del Foggia, si è espresso sulla penalizzazione di 4 punti assegnata dopo la sentenza di ieri. La squadra pugliese, infatti, è stata al centro di alcune indagini per la cessione societaria avvenuta questa estate, che hanno portato alla sentenza con relativa penalità. Una sentenza che il presidente della squadra pugliese non è disposto ad accettare.
Foggia, quattro punti di penalizzazione per il club: il motivo
Le dichiarazioni di Canonico
Il presidente Nicola Canonico ha, dunque, commentato la sentenza del Tribunale Federale, sul passaggio delle quote di maggioranza cedutegli da Maria Assunta Pintus. Il presidente, come riportato da Stato Quotidiano, è disposto a raccontare la sua versione dei fatti e chiarire la situazione: “La sentenza va compresa ancora dalle motivazioni. I fatti sono due: uno è il deposito dell’atto, registrato il 7 luglio e depositato l’8 mattina. Non potevamo essere più tempestivi. Ci contestano anche due certificati miei sui carichi pendenti, sono state fatte autodichiarazioni. Questo è tutto, due punti per una cosa e due per l’altra. L’iscrizione non ha nulla a che vedere su quanto ci contestano“
Il presidente del Foggia, però, punta alla sentenza in Appello ed è pronto a non arrendersi: “Chi pensa che io molli alla prima contestazione non mi conosce. Quello che mi fa più arrabbiare è che sono Nicola Canonico e la Figc sa chi sono. Non sono insomma un soggetto sconosciuto alla Figc, visto che faccio calcio da tanto tempo. C’è un danno di immagine, si destabilizza un progetto”.
Il Foggia dopo la penalizzazione, si ritrova al decimo posto in classifica con solo 17 punti. Una posizione “scomoda” che rischia di estrometterli, al momento, dalla zona play-off.
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