Nicolas Spolli, ex difensore del Catania, torna a parlare del suo ritiro dal calcio giocato di appena un anno fa. L’ormai ex calciatore ha rilasciato dichiarazioni ai microfoni de La Casa di C, in cui ha svelato la possibilità che si era profilata nel corso della passata stagione di tornare a giocare nel Catania. Una possibilità che, però, non si concretizzò per un semplicissimo motivo.
Le dichiarazioni di Nicolas Spolli
“Lo scorso anno, ad ottobre 2020, dopo aver rescisso con il Crotone, avevo trovato l’accordo per tornare al Catania, questa volta in C. Era tutto pronto, l’indomani sarei dovuto andare in sede a firmare, ma quella sera ci ho riflettuto e non me la sono sentita. Eravamo ancora nel pieno del caos dovuto al covid, in più mia moglie era incinta. Fisicamente non stavo benissimo e la mia testa era già quella di un ex calciatore“.
Appesi gli scarpini al chiodo, Nicolas Spolli ha intrapreso la carriera da procuratore. Tra i suoi assistiti anche Ruben Botta, in forza al Bari: “A vederlo giocare è senza dubbio un giocatore di B, un lusso per la categoria in cui si trova. Ma, d’altro canto, la C è una lega tosta. Devi giocare con fame e cattiveria, solo la qualità non ti porta da nessuna parte. Ruben sta andando bene, è sempre titolare, e per una piazza importante come Bari ha rifiutato varie chiamate dalla B, come l’Ascoli e il Frosinone“.
Spolli al Catania
Spolli è arrivato al Catania nella stagione 2009/10 dal Club Atletico Newell’s Old Boys per €1.000.000. Con la maglia degli etnei il difensore argentino ha collezionato la bellezza di 154 presenze tra Serie A e B, lasciando la casacca rossazzurra nell’inverno del 2015 per andare alla Roma, con cui scenderà in campo solo per una partita.
In seguito arrivarono per lui le esperienze con Carpi, Chievo Verona, Genoa e infine Crotone, ultima esperienza prima di appendere gli scarpini al chiodo.
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