Giovanni Tedesco, ex giocatore del Palermo, torna a parlare della sua esperienza con il Ras Al Khaimah, squadra che l’aveva assunto come allenatore ma che poi non si è iscritta al campionato. Nel corso di un’intervista rilasciata a Tmw, l’ex centrocampista ha parlato della sua recente esperienza e delle proprie prospettive futuro.
LE DICHIARAZIONI DI GIOVANNI TEDESCO
“Eravamo partiti con grande entusiasmo e professionalità, doveva essere un progetto importante di un club che sulla carta avrebbe voluto fare le cose per bene. Alla fine si è rivelato tutto un bluff. L’arrivo a Dubai? Sono stato contattato da un mediatore, Hector Gutierrez, che mi ha prospettato un progetto ambizioso e un buon contratto. Tutto un bluff. Vorrei che gente del genere non facesse più parte del calcio, uno sport ricco di valori. Ho spesso lavorato all’estero da allenatore, questa nuova opportunità mi stimolava anche perché non avevo squadra in Italia. L’amore per il mio lavoro mi ha portato ad accettare”.
“Insieme allo staff e ad altre persone eravamo riusciti a mettere su una squadra ambiziosa ed interessante. Abbiamo fatto amichevoli ottenendo buoni risultati. Poi abbiamo chiesto quando avrebbero registrato i contratti e ci hanno risposto ‘tomorrow’. E da lì i primi dubbi fino alla mancata iscrizione quattro giorni prima della prima competizione ufficiale. Ci hanno detto che gli investitori che avrebbero dovuto portare dei capitali non l’hanno fatto. E così la squadra non si è iscritta”.
“Provo delusione, amarezza, rabbia. Lavorare per cinquanta giorni e costruire qualcosa lontano dalla famiglia e aver lasciato altre possibilità per poi ritrovarsi così sicuramente suscita un mix di sensazioni negative. L’amore per questo lavoro non mi fa escludere niente per il futuro. Anzi, se si presentasse qualcosa, andrò ancora all’estero. Anche se vorrei una chance in Italia. Guarderò tante partite, mi aggiornerò. In attesa di una nuova occasione”.
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