Il tecnico rosanero Giacomo Filippi, in seguito al match contro il Foggia di mister Zeman, è intervenuto ai microfoni in conferenza stampa analizzando la sfida al Barbera terminata con il risultato di 3-0.
LE DICHIARAZIONI DI FILIPPI
Niente calcoli, ragazzi bravi e pronti
“La prestazione è buona, siamo stati alti e attenti. Non abbiamo lavorato su qualcosa in particolare, ma abbiamo dato serenità, equilibrio e fiducia ai ragazzi. Abbiamo cercato di eliminare i blocchi mentali. I ragazzi sono stati bravi, lucidi e pronti. La classifica? Siamo all’ottava giornata, pensiamo partita dopo partita. Quando ci sarà un lasso di partite concrete faremo qualche calcolo”.
Zeman ha cambiato il calcio
“Giocare contro il Foggia di Zeman ha un effetto particolare. Zeman è una persona coerente, che nel calcio difficilmente si trova. È un allenatore che come Sacchi e Guardiola ha dato un cambio generazionale nel modo di intendere il calcio. Continuiamo a lavorare con l’obiettivo di essere equilibrati, sia nelle prestazioni positive sia in quelle negative. Non possiamo deprimerci quando le cose non vanno bene, né esaltarci quando facciamo buone prestazioni. Vogliamo dare continuità”.
Bel sapore battere il Foggia
“È stata una grande emozione incontrare Zeman. Non vedevo l’ora, ci ho pensato tutta la settimana. È una persona schietta, come si vede dalla stampa. Ha un bel sapore battere una squadra come il Foggia, che è forte e lotterà fino alla fine per i vertici della classifica. Odjer sta bene, peccato per l’espulsione della scorsa gara. Ha fatto un’ottima partita come gli altri”.
Attacco non sterile, costruiamo tanto
“Noi giochiamo sempre alla stessa maniera, può cambiare solo qualche interprete. Cerchiamo di prendere alti gli avversari, oggi con il Foggia non era semplice ma non siamo arretrati. L’attacco non è sterile. L’indice di pericolosità in questo avvio di stagione dice che la squadra costruisce tanto, magari è poco incisiva sotto porta. Alastra oggi ha fatto diversi interventi. Non sono preoccupato della fase offensiva, ma dobbiamo essere più precisi negli ultimi 20 metri e più altruisti”.
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