Le società avranno i soldi per le spese sostenute durante l’emergenza Covid.
L’articolo di Benedetto Giardina sul Giornale di Sicilia evidenzia come sia arrivato l’ok del Governo per circa 56 milioni a favore del mondo del calcio, e di quei ristori per i club di C che tanto hanno speso durante l’emergenza sanitaria.
Un punto di partenza per il presidente della Lega Pro, per risollevarsi dopo un difficile biennio: “C’è ancora molto lavoro da fare – dichiara Ghirelli – ma abbiamo ricevuto segnali incoraggianti dal governo. Ieri (giovedì, ndr) è stato firmato il decreto che dà attuazione alla norma con la quale anche i 60 club della Serie C potranno accedere ad un fondo per le spese sanitarie sostenute durante la pandemia. Una ulteriore misura molto importante su cui la sottosegretaria Vezzali si è spesa in prima persona“.
Ulteriori parole di elogio proprio per la sottosegretaria, ha voluto inoltre spendere Ghirelli:
“Le sue parole – prosegue il presidente della Lega Pro – sono di incoraggiamento per le
aziende che vogliono investire nelle società sportive e per i club minori che sopravvivono in buona parte grazie alle sponsorizzazioni. La misura si è rivelata molto positiva, è una iniezione di fiducia per i club della Lega Pro che potranno continuare a beneficiarne“.
Potrà beneficiare subito delle risorse, entro la fine del mese, chi aveva fatto richiesta già nel 2020, stando alle dichiarazioni rilasciate a Radio Punto Nuovo proprio da Francesco Ghirelli.
Questi ristori inoltre possono avere un impatto positivo, di oltre 14 milioni di euro:
“Sono spese che sono state effettuate per i tamponi e per la mancanza di introiti da parte degli sponsor. Le società possono lenire le ferite che hanno avuto“.
Una crisi che era stata determinata anche dall’assenza del pubblico:
“La chiusura degli stadi e dei botteghini – conclude – aveva fatto sì che tanti sponsor, essendo la maggior parte di questi territoriali, si tirassero indietro nel dare un aiuto ai club. L’ approvazione del credito di imposta va a lenire questi problemi ed è una cosa fondamentale“.
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