Palermo Mirri

Dario Mirri è arrivato a San Gregorio Magno, sede del ritiro pre-campionato del Palermo. Il numero uno rosanero, nel corso della giornata di ieri, ha assistito all’allenamento congiunto che la squadra del tecnico Giacomo Filippi ha effettuato nel pomeriggio con la Virtus Vesuvio Young, una rappresentativa dilettantistica locale. Sette le reti realizzate dai siciliani nel corso della seduta. Questa mattina, il presidente del club di Viale del Fante, a margine della seduta mattutina, ha rilasciato un’intervista in esclusiva alla redazione di TifosiPalermo.it, presente nella località campana per seguire da vicino la preparazione della compagine.

Dario Mirri ai microfoni di TifosiPalermo.it

Le sorti del club di Viale del Fante al centro dei pensieri di Dario Mirri, il quale tuttavia non teme il peggio. “Non è cambiato nulla perchè l’impegno è lo stesso di due anni fa. Abbiamo presentato un piano triennale, lo stiamo portando avanti nonostante le evidenti problematiche legate al Covid, sperando che la situazione finisca con le persone che si vaccinano, consentendo di fare a tutti la propria vita. Il progetto non cambia, ma questa è l’ultima stagione per la sua realizzazione. Vedremo cosa succederà dopo. Ci siamo lavorando. È per questa ragione che abbiamo incaricato Lazard. Tutto dipenderà da noi, stiamo costruendo molto anche per futuri investitori, perchè è importante avere un museo, i giocatori, la club house, un progetto per la costruzione di un centro sportivo. Avessimo il centro sportivo o lo stadio di proprietà, sicuramente gli investitori avrebbero maggiore interesse, ma ci stiamo lavorando”.

A tal proposito, si attende l’arrivo di potenziali acquirenti. “Ci sono alcuni soggetti interessati, ma finché non avremo certezze… Lazard sta continuando a lavorare. Naturalmente il momento non è dei migliori, ci sono delle difficoltà non a livello societario ma nel mondo del calcio. Il tema è affrontare un investimento nel mondo del calcio: chi si mette dei soldi in mano per investire nel Palermo o più in generale al Sud? Se degli investimenti recenti ci sono stati nel mondo del calcio, purtroppo non hanno coinvolto le realtà del Sud. Speriamo che questa questione meridionale possa essere risolta quanto prima, per aiutare tutte le squadre del Sud, che hanno un momento di difficoltà. Non ci abbattiamo e non ci impauriamo e andiamo avanti sempre con coraggio”.

L’obiettivo, intanto, è quello di dare soddisfazioni alla piazza sul campo. Il mancato salto di categoria della scorsa stagione è tuttavia ancora una ferita aperta. “La delusione nel match contro l’Avellino era enorme. Ci avevamo creduto, noi insieme a tutti i tifosi. La squadra ha dato tutto fino all’ultimo giocando senza Lucca, Odjer, Rauti, Palazzi, Somma ed Almici. Giocavamo con De Rose che non era al meglio. Abbiamo dato tutto, la delusione è enorme. Vogliamo fare meglio dell’anno scorso, ma non so quanto riusciremo a fare. Bisogna imparare dagli errori, dai giornalisti ai tifosi che pensavano che Lucca non valesse nulla e che ci volesse l’attaccante, quindi gli errori ci stanno ma serve coscienza per riconoscerli e migliorare”.

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