Palermo-Catania

Oggi gli italiani ricorderanno il 4 Luglio perchè 15 anni fa, la Nazionale di Marcello Lippi batteva la Germania a casa sua e approdava alla finale del Mondiale 2006. Prima Grosso, poi Del Piero a proiettare l’Italia verso il 4° titolo mondiale. Ci sono date storiche come queste, per tutto un popolo, oppure altre indelebili solo per alcuni. Il 4 Luglio del 2007, un anno dopo quel Mondiale, i palermitani abbracciavano quello che sarebbe poi diventato il miglior calciatore rosanero della storia. Tra il 4 e il 5 luglio, senza avere piena consapevolezza, il Palermo di Zamparini chiudeva l’affare più importante della sua storia.

La notte del “Re”

Fu la notte di Fabrizio Miccoli al Palermo, di un giocatore arrivato tra lo scetticismo generale che avrebbe poi, invece, scritto pagine di storia con la maglia rosanero. Arrivò dalla Juventus a titolo definitivo per 4,3 milioni di euro pagabili in 3 anni. Il suo procuratore aveva detto qualche giorno prima: “Frabrizio giocherà in Italia”, eliminando così ogni possibile ipotesi di un ritorno in Portogallo dove era stato qualche anno prima alla corte del Benfica. Cominciava una nuova era in attacco: salutava David Di Michele che passava al Torino e liberava lo slot per l’approdo del “Romario del Salento”.

Miccoli, una storia d’amore

Un’eredità pesante da raccogliere, che Fabrizio Miccoli non solo seppe gestire, ma forse anche alleggerire del tutto. Il resto è storia, verrebbe da dire; d’amore e di gol. Cominciata, questa, con la doppietta alla seconda giornata contro il Livorno che forse ancora non rendeva appieno l’idea del fenomeno che era e che sarebbe stato. Una prima stagione travagliata e dilaniata degli infortuni, solo 22 presenze e 8 reti nella stagione 2007-2008, poi l’anno successivo e fino al 2013, la fascia da capitano sul braccio. Col Palermo arriva anche il primo gol in una competizione internazionale, il 28 luglio 2011 nel terzo turno preliminare di Europa League contro gli svizzeri del Thun.

4-5 luglio 2007, la data che cambiò il Palermo

179 partite, 81 gol. Nessuno come lui nella storia rosanero. Nell’estate del 2013 lasciava in lacrime a scadenza di contratto e firmava con il Lecce, sua squadra del cuore e città natale. In quei mesi Miccoli aveva finito di scrivere la storia con il Palermo, mettendo un punto definitivo sulle sue giocate, sui suoi gol e le sue immense dimostrazioni d’amore per questa città. Ma la storia, quella scritta, mai finirà e mai morirà. Quel giorno in cui Zamparini acquistò Miccoli dalla Juventus, è stato uno dei più importanti della storia del club. Senza quel colpo di mercato, oggi, i palermitani avrebbero perso tanto da raccontare e la storia sarebbe stata, forse, un po’ meno bella.

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