Barbara Vassallo

In esclusiva ai microfoni di TifosiPalermo, è stata intervistata Barbara Vassallo: giovane studentessa laureata in “Scienze delle attività motorie e sportive” ed attualmente laureanda del corso magistrale “Scienze e tecniche delle attività motorie preventive e adattate e delle attività sportive”.

Un curriculum universitario di alto livello per la giovane palermitana, ma lo studio non è l’unica passione; dal 2008, infatti, Barbara pratica lo sport dell’atletica leggera dopo un ottimo background nella kickboxing.

La formazione della giovane atleta ha inizio allo stadio ‘Vito Schifani’ di Palermo dove inizia con passione e perseveranza a costruire il suo sogno, che la porta oggi, nel 2021, alla vittoria del campionato regionale nei 10.000 metri.

Barbara, cosa ti ha spinto a voler entrare nel mondo dell’atletica leggera?

“Venivo da uno sport totalmente diverso. Ho praticato per circa 8 anni kickboxing poi però entrando nelle scuole medie ho scoperto, grazie ai corsi scolastici, la bellezza di questo sport. Dopo diversi mesi mi accorsi come l’atletica fosse essenziale per la mia crescita e di conseguenza lasciai la kickboxing nel 2008 per potermici dedicare maggiormente, iniziando gli allenamenti allo stadio ‘Vito Schifani‘ senza più fermarmi”.

In una settimana hai vinto il campionato regionale nei 10.000 metri ed hai partecipato ad una gara Internazionale, quanto è stato importante per te?

Per me quest’anno è stato decisivo, soprattutto per le difficoltà dettate dalla pandemia Covid-19; per due anni non si è potuto gareggiare ma grazie alla perseveranza sono riuscita ad ottenere i miei risultati migliori. La scorsa settimana ho vinto il titolo Regionale assoluto sui 10.000 metri, realizzando la mia migliore prestazione su pista (37”27)”. Continua ancora la giovane atleta: “Qualche giorno nella gara Internazionale a Muggia, ho migliorato il mio tempo su strada facendo 37”06, arrivando 13a a livello Internazionale e 5a in Italia. È stata una gara molto complessa per via delle raffiche di bora che hanno compromesso il tempo finale. Sono soddisfatta, comunque, della mia prestazione”.

Quanto ha influenzato la pandemia Covid nel tuo programma d’allenamento? In zona rossa o durante il lockdown ti sei sempre allenata?

“Inizialmente quando ha avuto inizio il lockdown, da ‘runner‘ mi sono organizzata per preparare le gare di giugno con degli allenamenti a casa acquistando un tapis roulant, raggiungendo anche i 25 km direttamente a casa. Inizialmente mi sentivo scoraggiata, era terribile non potermi allenare fuori però grazie alla motivazione ed agli obiettivi che mi ero posta sono riuscita a trovare la forza”.

Com’è stato allenarti sul campo dopo il lockdown?

Ricordo ancora la prima volta che tornai a correre dopo il lockdown, una grande emozione, avevo appena dato un importante esame. Le restrizioni durante la seconda parte di pandemia, non mi hanno influenzato particolarmente, mi alleno in maniera individuale o in coppia con mia sorella. Il Covid ha fatto slittare diverse gare, principalmente ha colpito dal punto di vista della motivazione; non è semplice allenarsi senza la certezza di poter fare gare“.

Che consigli daresti ad un giovane atleta, che si approccia per la prima volta a questo sport?

Lo sport è fondamentale, non ho iniziato con l’atletica ma con la kickboxing ma ritengo che ogni attività sportiva sia importante per il benessere psicofisico di ogni bambino. Lo sport è un mondo nel quale si socializza, si gioca e vengono posti dei valori soprattutto in periodo come questo in cui ritengo che sia necessario praticarlo, con i limiti e delle restrizioni. Credo che lo sport possa salvare tantissimi bambini“.

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