Il Palermo sarà il 13° club fondatore della SuperLega. Dario Mirri ha firmato un comunicato questa mattina per annunciare la partecipazione dei rosanero alla competizione più bella del mondo, almeno così si prospetta. Fuori dalla Serie C, fuori da tutti i campionati nazionali e minacce da parte della Uefa, ma il club di viale del Fante se ne infischia altamente e firma. Parte da sfavorito, probabilmente verrà eliminato. E secondo le ultime indiscrezioni, nel caos generale di queste ore, pare che proprio alle eliminate spetti un posto nella quinta serie del campionato di appartenenza.

Eccellenza e 350 milioni: un sogno

Male, ma non malissimo: Si ripartirà dall’Eccellenza ma almeno in tasca si metteranno 350 milioni di euro. Ovviamente, non crederete mica che sia vero, ma facciamo della buona satira sul Palermo per dimostrare proprio come le squadre provinciali, alla fine, verranno clamorosamente danneggiate da tutto questo. E insieme, i meriti sportivi che un tempo erano la parte buona del calcio. Proprio quello sport che dai poveri partì, adesso sta per essere sottratto dai ricchi. Ed era nell’aria questa svolta, a dimostrare proprio come i soldi stessero prendendo il sopravvento sulle emozioni.

No, niente Super League

No, il Palermo non firmerà alcun comunicato per la SuperLega, e ci mancherebbe altro visto che comandano i potenti. Non sia mai che un club neonato come quello rosanero possa prender parte a una competizione di tale fascino. No, nemmeno se un giorno dovesse arrivare prima di Juventus, Milan e Inter in campionato, visto che a queste spetterebbe di diritto lo spettacolo della Super League. Posto che ovviamente rimangano in Serie A sviando alle minacce pesanti della Uefa e della Fifa. “Sogno Serie A in 3 anni”, lo chiamavano i tifosi, ma oggi vi proponiamo un quesito: varrebbe la pena sperare come una volta di essere promossi in Serie A, ossia in quel mondo dove la meritocrazia potrebbe essere presto abolita?

Salvare il salvabile

E se venissero invece eliminate queste squadre? Beh, allora ci sarebbe un’opportunità in più per quelle “di provincia”. Allora si potrebbe parlare di occasione per le più “piccole” di entrare in Europa (che essa sia SuperLega o Champions) e di un calcio che farebbe credere ancora nei sogni e nelle speranze dei tifosi. Uno sport che sarebbe in buona percentuale egualitario e pacifista, non potendo tuttavia eliminare lo scandalo delle 12 squadre qualificate nel tempio del calcio per “diritto”. Quello resterà, ma che almeno si prendessero provvedimenti che diano speranze a tutti, anche a chi difficilmente le ha mai avute per ovvi motivi. Salvare il salvabile di una guerra che alla fine vedrà vincere i potenti, come sempre.

I salotti sono pericolosi al momento

Di sicuro c’è che il Palermo non firmerà, per ovvie ragioni, per la SuperLega. No, meglio meritarsi sul campo la promozione in B o, come più probabile, la permanenza in Serie C che giocare qualcosa che non si è meritati. Poi, un giorno, se i rosanero rientreranno nei criteri di qualificazione necessari, ben venga. Per adesso, in questa svolta epocale, meglio non dirigersi nei salotti e restare nei bassi fondi; questi si, leali.

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