Piera Maggio, madre di Denise Pipitone, è tornata a parlare, ospite della trasmissione “Chi l’ha visto” del caso Olesya che in questi giorni ha tenuto lei e l’Italia intera con il fiato sospeso.

Sulla storia di Olesya voglio mettere un punto. Questa verifica andava fatta senza remore. Ovviamente il metodo che i russi pretendevano io non lo avrei mai accettato”.

Le speranze si erano accese quando la ragazza russa, Olesya Rostova aveva raccontato che era stata rapita da piccola e, alla luce di alcune somiglianze, si era pensato potesse essere proprio la piccola Denise Pipitone.

La speranza era iniziata a crescere ma senza illusioni. Il modo in cui però la Tv Russa ha gestito la delicata vicenda, ha destato moltissime polemiche. Quest’ultima infatti per aver maggior clamore mediatico avrebbe voluto svelare in diretta Tv il risultato del test sul confronto sanguigno, ipotesi poi rifiutata dal legale della famiglia di Denise.

Test che ha poi rivelato come Olesya non fosse la piccola Denise.

LE PAROLE DELLA MAMMA

Loro il Dna lo avevano ma io sarei dovuta andare in quella trasmissione a fare quel teatrino e non mi sarei mai prestata a questo – racconta Piera Maggio -.

L’unico metodo era chiedere il gruppo sanguigno che serviva per evitare lo step successivo. Frazzitta è stato molto bravo e ci ha speso nottate. Perché non si è subito proceduto a dare subito tutto alla Procura? Perché sarebbero passati mesi e io non potevo aspettare“.

Non ho atteso nessun embargo, ho saputo subito il gruppo sanguigno della ragazza russa. Tutte le segnalazioni vanno verificate, per questa abbiamo seguito la via più veloce, grazie a Frazzitta”.

 

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