Razza

Ruggero Razza ha presentato le dimissioni al governatore Nello Musumeci. L’assessore alla Sanità della Sicilia è coinvolto nell’inchiesta della Procura di Trapani relativa alla falsificazione dei dati sulla pandemia di Covid-19 nell’isola.

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Nel commentare quanto emerso nelle scorse ore Ruggero Razza ha voluto ribadire che non c’è stata alcuna intenzione di manomettere i dati al fine di evitare misure restrittive più dure. “Alla luce della indagine della procura di Trapani che mi vede indagato, nel confermare il massimo rispetto per la magistratura, desidero ribadire che in Sicilia l’epidemia è sempre stata monitorata con cura, come evidenzia ogni elemento oggettivo, a partire dalla occupazione ospedaliera e dalla tempestività di decisioni che, nella nostra Regione, sono sempre state anticipatorie. Non avevamo bisogno di nascondere contagiati o di abbassare l’impatto epidemiologico, perché proprio noi abbiamo spesso anticipato le decisioni di Roma e adottato provvedimenti più severi“, ha detto.

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E ha aggiunto: “I fatti che vengono individuati si riferiscono essenzialmente al trasferimento materiale dei dati sulla piattaforma che sono stati riportati in coerenza con l’andamento reale dell’epidemia, tenuto conto della circostanza che sovente essi si riferivano a più giorni e non al solo giorno di comunicazione. Come sempre, il fenomeno della lettura postuma delle captazioni può contribuire a costruire una diversa ipotesi che, correttamente, verrà approfondita dell’autorità giudiziaria competente individuata dal Gip. Ma deve essere chiaro che ogni soggetto con l’infezione è stato registrato nominativamente dal sistema e nessun dato di qualsivoglia natura è mai stato artatamente modificato per nascondere la verità. Ciò nonostante, soprattutto nel tempo della pandemia, le istituzioni devono essere al riparo da ogni sospetto. Per sottrarre il governo da inevitabili polemiche – ha concluso l’assessore alla Sanità – ho chiesto al presidente della Regione di accettare le mie dimissioni“.

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