Una, due, tre, quattro volte. Ormai nessuno più sa quando verrà disputata Paganese-Palermo a seguito dei diversi cambiamenti di giorno e orario della sfida. Questa era inizialmente prevista per le 12.30 di domenica 14, un orario infausto per i rosanero che, specialmente in questa stagione, non hanno certo un buon rapporto con i cosiddetti lunch match.
Tuttavia, la Lega Pro ha una certa flessibilità in quanto a possibilità di cambiare ora e perfino giorno del match. La Paganese, di comune accordo con il Palermo, dichiara quindi l’esigenza di anticipare il match dalla domenica al sabato e si discute sull’orario. Inizialmente si parla ancora una volta delle 12.30, poi delle 17.30. Infine la decisione viene ultimata: Paganese-Palermo si giocherà alle 20.30 di sabato 13 marzo. Non si tratta esattamente di un match di cartello, ma l’incontro di Pagani strappa lo stesso la fascia del “Saturday night”. Sembra tutto risolto: dopo diverse rettifiche, l’orario è ormai stabilito e può essere ufficializzato. Via al primo comunicato, è fatta.
E invece no: stamani arriva la terza rettifica. Paganese-Palermo si giocherà alle ore 20. Chissà cosa avrà portato ad anticipare il mercoledì un match fissato per sabato di appena mezz’ora. Il dettaglio sembrerebbe ininfluente ma in realtà dice tantissimo. Nell’epoca delle “partite spezzatino” dove tutto il calcio è spettacolo, tra Serie A e Serie B che stilano una propria tabella di marcia per coprire qualsiasi possibile fascia oraria, la Serie C è ancora molto indietro. Fino a poco tempo fa, in terza serie si giocava tutti di domenica pomeriggio alle 15. D’altronde, senza Eleven Sports, la contemporaneità non poteva certo dare fastidio.
Poi è arrivato lo streaming ed è scoppiata l’anarchia. In Serie C abbiamo scoperto di non poterci fidare di orari e date programmate, perché è tutto costantemente fluido. Le società cambiano di volta in volta orari e giorni delle partite; si gioca spesso ad orari improponibili, come il mercoledì alle 12.30 o il giovedì alle 16.30. Alla fine dei conti, ne resta penalizzato sempre e soltanto il tifoso. La Lega dovrebbe quindi preoccuparsi anche di certi dettagli: non è credibile assistere a quattro cambiamenti di orario nella stessa settimana della partita. Serve programmazione.
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