Oggi il Ministero della Salute, dopo il monitoraggio settimanale, relativo a dati già superati, dovrebbe stilare la nuova fascia di colori.
La Sicilia resiste e per la quarta settimana consecutiva dovrebbe rimanere in zona gialla, anche se preoccupa quanto sta accadendo proprio in provincia di Palermo in queste settimane.
Un dilagare di contagi che non sta risparmiando il resto d’Italia: terapie intensive e reparti ordinari sono sempre più pieni. E l’Italia con nuove ordinanze si divide tra zone rosse ed arancioni scuro, che prevedono rafforzamenti e restrizioni.
Tra queste regioni, la Lombardia, ma in bilico si trova anche la Campania, l’ Emilia Romagna e l’Abruzzo, che potrebbero aggiungersi in rosso a Molise e Basilicata.
La Calabria che chiuderà tutte le scuole, Friuli Venezia Giulia e Veneto vanno verso l’arancione, mentre il Lazio resta fino all’ultimo tra giallo e arancione. Nelle Marche, dove già Ancona è zona rossa, da sabato stretta a Macerata.
Il nuovo Dpcm al vaglio del governo Draghi viene considerato adeguato ad affrontare questo insorgere di nuovi casi, soprattutto con la chiusure delle scuole nelle zone a rischio.
La gestione della pandemia sarà sul modello della Protezione civile, ovvero territoriale e tempestiva, secondo quanto emerso dal vertice odierno con le autorità sanitarie.
Se la crescita della curva non si arrestasse, come rende noto il Giornale di Sicilia, ed ipotizza già qualcuno tra i ministri, potrebbero rendersi necessarie nuove misure come un anticipo del coprifuoco rispetto alle 22 o di una stretta ulteriore su weekend e spostamenti.
L’obiettivo principale resta accelerare sulla campagna di vaccinazione di massa: un virus che si sta estendendo in tutta Italia per la corsa delle varianti.
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