Delio Rossi torna a parlare del Palermo. Nel corso di un’intervista rilasciata a TMW Radio l’ex tecnico dei siciliani ha parlato della scoperta di Josip Ilicic, di Zamparini e non solo.
LA SCOPERTA DI ILICIC
“Prima della partita contro il Maribor, per la qualificazione in Europa League, avevamo già acquistato Bacinovic. Però mio figlio, che lavorava con Sabatini, aveva segnalato come “fenomeno” un altro giocatore: Ilicic. Ci ha visto bene. Sta dando il meglio di se stesso, ha un talento incredibile. Con Ilicic mi arrabbiavo spesso perché in allenamento dava il 40%, perché aveva paura di arrivare stanco alla partita. Per fortuna ha capito con Gasperini che sbagliava. Ha capito che per stare a certi livelli il talento non basta, serve il lavoro quotidiano”.
QUESTIONE DYBALA
“È un talento cristallino. Non l’ho mai allenato e quindi non lo conosco benissimo. Però avendolo visto e affrontato da avversario posso dire che è da grande club, l’unico problema è che non è forse una prima punta o una seconda punta. È più un trequartista, inoltre ho la sensazione che non devi dargli troppi compiti in fase di non possesso”
L’ERA ZAMPARINI
“Sono passati tanti giocatori di livello a Palermo, è vero. Zamparini era un presidente sui generis, che si è contornato di persone competenti. Poi magari non le stava a sentire. Poi aveva che ogni tanto si innamorava dei fantasisti. Li trattava proprio come dei figli, a discapito magari di tanti altri che l’hanno aiutato a migliorare la squadra. Da questo punto di vista è stato molto bravo”.
LA SQUADRA MIGLIORE DI DELIO
“Forse il Palermo, che aveva molto talento. Ho avuto in Sicilia tanti talenti come Bovo, Liverani, Migliaccio, Pastore, ma non solo. Lo stesso Abel, non ha fatto la carriera che doveva Hernandez. Aveva tecnica, velocità, ma non basta avere queste qualità per sfondare”.
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