Il quesito è legato al panettone: è stato smaltito o è rimasto sulle gambe dei giocatori?
Si apre con questo interrogativo l’articolo di Repubblica, che analizza quelle che sono le statistiche dell’allenatore rosanero al rientro, nelle partite d’esordio del nuovo anno.
Guardando al Palermo, la prima partita del 2020 si aprì con un sonoro 3-1 al Marsala al “Barbera”, ma i precedenti non sono sicuramente floridi, con un bilancio negli ultimi trent’anni di otto vittorie, dieci pareggi e dodici sconfitte.
E per ritrovare una vittoria in trasferta bisogna andare molto indietro nel tempo, al 1983, alla gara contro la Pistoiese.
Esiste anche un precedente sul campo della Cavese, risale al 1985, termino con un pari a reti bianche. Sicuramente è la X che prevale negli incontri fra le due squadre, sono ben 7, negli otto precedenti, una sola vittoria dei rosanero fra le mura amiche dell’allora Favorita nel 1981, per 2-0.
L’andamento di Boscaglia invece, nelle prime gare, è totalmente diverso, il suo bilancio è di cinque vittorie, due pareggi e tre sconfitte. Un dato che può essere rassicurante per affrontare la prossima trasferta.
Il ritorno in campo dopo le festività però evoca anche dolci ricordi per i rosanero. Basti pensare al 5-0 rifilato al Cagliari in Serie A nel 2015, con doppietta di Dybala. Oppure il 3-0 alla Sampdoria, con ancora allenatore Delio Rossi nel 2011: gol di Miccoli, Migliaccio e Maccarone.
O ancora il 3-2 contro l’Atalanta di Delneri, nello scontro diretto per l’Europa, che ha visto in gol Miccoli e Bresciano nel primo tempo, per i nerazzurri Floccari e Ferreira Pinto, e poi il gol decisivo di Cavani.
Come dimenticare poi il 2-0 all’Udinese nel 2007, a segno Zaccardo e Caracciolo, che alla prima da titolare aveva il compito di sostituire Amauri dopo l’infortunio.
Quel Palermo concluse la gara con il miglior attacco casalingo: 28 le reti realizzate.
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